Scoperta per caso nel 1964, durante i lavori di sbancamento per la costruzione della provinciale Zafferana-Rifugio Sapienza (SP 92), il suo ingresso si trova a circa 13 Km dal paese, in contrada Casa del Vescovo, sulla destra salendo, poco oltre il bordo della
Immaginate un piccolo specchio di ghiaccio nascosto nel cuore di una grotta dell’Etna: è la Grotta del Gelo, una delle mete più visitate dagli escursionisti. Formatasi nel corso della più lunga eruzione che si ricordi, quella del 1614-1624, è costituita da un
Una escursione particolarmente dura in inverno, alla portata di tutti nelle altre stagioni, è il percorso che conduce alla Valle del Bove, la più spettacolare, forse, fra le innumerevoli vedute dell’Etna, di cui Argo ha già parlato e di cui ripropone oggi
Un caleidoscopio naturalistico si apre attorno a chi percorre i sentieri dell’Etna. Basta avanzare per pochi chilometri per ammirare panorami sempre diversi, a valle e a monte, e per avere la sensazione di trovarsi in posti sempre nuovi con una vegetazione che
Come se avesse sottoscritto un regolamentare contratto di lavoro con l’Ente per il turismo, l’Etna, con cadenze quasi costanti, tra esplosioni stromboliane, piccole eruzioni e scenografiche emissione di vapori e sabbia, mette in scena spettacoli terrificanti eppure sempre nuovi e affascinanti. Le
Esercita un grande fascino lo spettacolo delle eruzioni dell’Etna, soprattutto in alta quota e lontano dai centri abitati. Ma il Mongibello non è solo una particolarissima meta turistica e non sempre è così pacioso come sembra. In epoca moderna, certamente la più
Due ricercatori dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia sulle tracce di un’eruzione, quella terribile del 1663 che sconvolse il fianco meridionale dell’Etna e la stessa Catania. Sono Raffaele Azzaro e Viviana Castelli che con i sassi e con le carte, hanno riportato
La sfida si è appena conclusa, dopo una camminata ininterrotta di 24 ore, per un centinaio di chilometri. I protagonisti, il trekker catanese Rosario Catania e l’esperto, appassionato di montagna e docente di Scienze naturali Angelo Rapisarda sono partiti giovedì alle 6
A guardarlo distrattamente e con occhio estraneo, l’Etna può apparire solo come un enorme ammasso di pietra lavica e sabbia, casualmente interrotto, qua e là, da qualche macchia di bosco. Basterebbe però la lettura del recente volume di Giuseppe Riggio, La memoria
Fra circa un mese, nella lontanissima Phnom Penh in Cambogia, anche l’Etna entrerà a far parte della lista dei siti naturalistici considerati dall’UNESCO patrimonio dell’umanità. La notorietà, l’importanza scientifica e i valori culturali ed educativi del sito sono le principali motivazioni che