/

C’era una volta … la neve sull’Etna. Un video del 1938

1 min read
particolare della copertina su etna innevato dell'Istituto Luce

Il tono è quello enfatico e declamatorio tipico del film Luce e sono altisonanti le parole che descrivono come sensazionale il fatto che le “nereggiati lave del vulcano più alto d’Europa” siano ricoperte “dalle nevi”.

Ma questo breve video del 1938, tratto dall’archivio storico dell’Istituto Luce, descrive in realtà un fenomeno a noi ben noto.

L’Etna ci ha, infatti, abituato a momenti in cui si offre alla nostra vista imbiancata, non solo in cima, ma anche a quote molto basse. E sciare sull’Etna è ormai una pratica diffusa e coinvolge molte persone su decine di kilometri di pista e con vari impianti di risalita.

Anche senza impianti, nel 1938, gli appassionati della montagna partivano a piedi, con gli scii in spalla e tanta grinta, per godere della bellezza dei luoghi e sfidare il gigante innevato. Un contatto diretto con la natura che richiedeva forza, passione e determinazione.

Purtroppo le occasioni di vedere l’Etna innevato e di percorrerne i sentieri sugli sci saranno sempre di meno a causa dell’innalzamento delle temperature a livello globale.

Ci verrà a mancare non solo un suggestivo spettacolo ma anche l’apporto fondamentale dello scioglimento delle nevi che alimentano la nostra falda e la portata dei nostri corsi d’aqua, spesso sotteranei.

Potrebbero verificarsi, anche per noi, i seri e prolungati problemi di rifornimento idrico che hanno afflitto la Sicilia centro-occidentale, se mancasse il contributo che l’Etna ci ha sempre offerto, anche ad insaputa di una parte dei suoi cittadini, talora ignari di questo ‘dono’ della nostra ‘montagna’.

Ci sono stati in passato utilizzi attenti dell’acqua di cui Catania ha sempre abbondato, basti come esempio l’acquedotto con cui i Benedettini hanno alimentato campi, mulini e parte della città, utilizzando l’acqua della Timpa di Licatia, oggi sprecata e scaricata in mare.

E’ molto importante che, non solo da parte di noi cittadini ma anche degli enti che sovrintendono alla gestione del territorio, si intervenga per ridurre gli sprechi e si ricominci a ‘dialogare’ con la natura, rispettandola.

Guarda il video

2 Comments

  1. Grazie per aver condiviso le “terrificanti visioni”!
    giusto il commento sulle falde di scioglimento delle nevi, mi diceva un collega esperto di queste cose che ne abbiamo ancora per qualche anno, poi con la diminuzione delle nevicate si esauriranno anche quelle e … resteremo a secco!
    Non ci resterà che dissalare il mare…

  2. Grazie molte, bellissimo video. Purtroppo, forse non rivedremo più tanto spesso queste immagini, sarà sempre peggio. Tuttavia, a mio avviso ci può essere una possibilità di salvare la nostra Sicilia, l’unica forse: non costruire più, in modo da salvaguardare le poche zone umide rimaste. Molti Paesi Etnei sono da considerarsi zone umide a tutti gli effetti, perché ricchi di piante e localizzati in zone in cui si possono formare le nubi, grazie alla nostra Etna. Se poi aggiungiamo anche qualche altra pianta, forse potremmo farcela!

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Gli ultimi articoli - Ambiente