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Catania per la Palestina

Un’enorme bandiera palestinese scende da un balcone del complesso universitario dei Benedettini, sino a terra. E’ il simbolo, insieme con la tante tende montate nel cortile, del presidio permanente degli studenti universitari catanesi. Nato per protestare contro il genocidio che si sta

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La scuola va alla guerra, educhiamo alla pace.

Mentre dai campus degli Stati Uniti alle università di tante parti del mondo cresce la protesta e la mobilitazione contro il genocidio del popolo palestinese, manifestazioni che troppo spesso vedono come unica risposta il ricorso alle forze di polizia e ai manganelli,

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4 novembre, non è la nostra festa

Quattro novembre, giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate, istituita nel 1919 come “Anniversario della Vittoria” per ricordare i caduti del primo conflitto mondiale. E’ stata fino al 1974 festa nazionale, da allora solennità civile, ma il Governo oggi, per restiturle centralità,

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A scuola tutti sull’attenti!

Un generale che sproloquia su ciò che è normale e su ciò che non lo è (a suo insindacabile – e banale – giudizio), la presenza della guerra che accompagna le nostre giornate, con i maggiori mezzi di informazione che cercano di

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Centuripe 1943, la guerra insensata. Ieri come oggi

Giacomo Biondi, archeologo e ricercatore presso il CNR di Catania, da sempre impegnato, anche, nella ricerca di testimonianze sul secondo conflitto mondiale nella zona di Centuripe, ci propone un’ulteriore riflessione su quel conflitto, di grande attualità oggi che la guerra è presente

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