Un’area sottoposta a vincolo paesaggistico per i riferimenti storici e mitologici, per le costruzioni pittoresche e l’incantevole vista sormontata dall’Etna, il porticciolo di Ognina, rischia di essere ulteriormente privatizzato e sottratto al libero accesso dei cittadini. L’accaparramento da parte di una società
Chi ha detto di amare Catania e di volersi impegnare per il suo sviluppo, per lo più ha inteso questo sviluppo come crescita edilizia perché l’edilizia è stata considerata, ed è considerata tutt’oggi, non sempre a ragione, il settore trainante dell’economia. Ne
Sembra incredibile ma è vero. Qualcuno ha riproposto il progetto di un supermercato in via Palazzotto, là dove, nel 2015, la direzione urbanistica aveva negato il permesso di costruire e ricevuto da Tar e CGA la conferma della legittimità del proprio diniego.
Il Santa Marta che prospettava dagli anni sessanta del Novecento su via Clementi non c’è più. Non piange nessuno per questa demolizione, perché l’edificio, del tutto incongruo rispetto al contesto settecentesco, era stato accettato come necessario senza
Della Timpa della Licatia, della sua bellezza e unicità, della necessità di tutelarla con maggiori vincoli che ne impediscano pesanti alterazioni, abbiamo più volte parlato. Ne abbiamo evidenziato la rarità come ambiente umido di acqua dolce, l’interesse archeologico dei
Qualcuno, Totò, riuscì a vendere la fontana di Trevi a un ingenuo italo-americano. A Catania l’idea è piaciuta. Da qualche tempo, infatti, viene pubblicizzata la vendita di un lotto di terreno adiacente al centro commerciale Porte di Catania. Si tratta di un
“Da alcuni anni a questa parte si è consolidata la prassi, da parte della Direzione Urbanistica del Comune di Catania, di autorizzare interventi privati che comportano edificazioni e trasformazioni irreversibili su aree che lo strumento urbanistico destina a servizi pubblici e attrezzature,
“Il progetto in questione è stato realizzato nel pieno rispetto delle vigenti norme in materia urbanistica e previa acquisizione delle relative autorizzazioni amministrative”, questo in soldoni il contenuto ‘tecnico’ della missiva che
Se l’Urbanistica, nelle persone dell’Assessore e del Direttore, liquida come false le segnalazioni di illegittimità senza entrare nel merito o fornire spiegazioni, se il sindaco non risponde alle lettere e alla richieste dei cittadini nonostante sia
Demolito il palazzo delle Poste di viale Africa ed approvato il progetto degli Uffici Giudiziari che dovrebbero sorgere al suo posto, mentre si completa senza fretta la rimozione delle macerie, è sempre più visibile, al di là delle transenne, lo spettacolo del