Nella giornata di ieri due lampi hanno squarciato il fitto buio che l’amministrazione Trantino ha fatto scendere sull’utilizzo dei 20 milioni di euro che il decreto Caivano destina alla rigenerazione di San Cristoforo. Il primo viene direttamente da Palazzo Chigi: “Su San
Ancora dieci giorni e potremmo trovarci con la frittata già fatta. Per il 14 marzo è, infatti, convocata una Conferenza dei servizi decisoria sul progetto di porto turistico presentato nel 2003 da una società privata, La Vittoria, poi incorporata nella Tood’s srl.
Tutti convocati nel salone di Palazzo dei chierici, prefetto, assessori regionali e comunali, enti, associazioni, e chi più ne ha, più ne metta. Un incontro che – sulla base dell’invito – avrebbe dovuto essere di “concertazione” sugli interventi da effettuare a San
Ci chiediamo se l’incontro di concertazione convocato dal sindaco per oggi, 25 febbraio 2025 alle ore 16, sia un tentativo di bilanciare il lungo silenzio in cui l’Amministrazione si è chiusa dopo l’assemblea dello scorso 22 gennaio alla Salette. In quell’occasione, il
Quali vantaggi avrebbe Catania dall’ampliamento previsto dal nuovo Piano Regolatore Portuale? In che modo esso migliorerebbe la città e la vita dei suoi abitanti? A leggere bene le carte, la risposta è chiara: la città non avrebbe nessun beneficio. Anzi, se si
Assieme è la parola chiave, ed è stata scelta come titolo del documento, “Assieme, per san Cristoforo”. Sia quello iniziale che ha datto avvio al percorso partecipato, sia quello conclusivo con le proposte programmatiche. Parliamo, naturalmente delle proposte da sottoporre alle autorità
Coinvolgimento dal basso, e da parte di chi conosce bene il quartiere perché vi opera da più di settanta anni: da questa premessa nasce il documento di proposte per San Cristoforo elaborato da salesiani e laici della Salette. Un documento che sottolinea,
Sulla Valutazione Ambientale Strategica relativa al nuovo Piano Regolatore del Porto di Catania intervengono: la LIPU, il WWF e il Comitato di proposta per il Parco Territoriale Monte Po-Vallone Acquicella, inviando le proprie Osservazioni, come previsto dalla procedura di partecipazione pubblica La
A San Cristoforo e in tutta l’area sud della città che indichiamo con questo toponimo, non c’è solo degrado e spaccio. Ci sono anche piccole attività economiche e ancor più ce ne erano in passato quando fiorivano attività artigianali e industriali di
Come annunciato, Argo ha messo a disposizione il proprio spazio per permettere che sulle risorse stanziate per il quartiere di San Cristoforo a Catania (25 milioni, in base al cosiddetto ‘decreto Caivano’), si posssa sviluppare il necessario confronto fra le Associazioni e