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Corso Martiri, ecco il testo della proroga della convenzione, finora inaccessibile. Ma il Comune cosa intende fare?

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le fosse di Corso Martiri della Libertà

Era forse ambizione del sindaco Trantino passare alla storia come colui che ha risanato la ferita di Corso Martiri della Libertà, rimasta aperta per settanta anni dopo lo sventramento di San Berillo.

E noi saremmo ben contenti di riconoscergli questo merito se avesse il coraggio di interrompere l’atteggiamento di compiacenza assunto dai suoi predecessori nei confronti dei privati proprietari delle aree e mostrasse la necessaria determinazione nell’esigere da parte loro il rispetto degli obblighi contrattuali.

Purtroppo si vanno spegnendo le speranze accese da alcune sue dichiarazioni e dalle richieste “ultimative” rivolte ai privati, come i 10 giorni – ormai abbondantemente trascorsi – entro cui presentare il piano industriale. Su Corso Martiri è ormai caduto il silenzio, interrotto di recente dalla lettera inviata al primo cittadino dall’associazione Volereluna, una seconda lettera, dopo la sua risposta evasiva e generica alla prima (che trovate a questo link).

Tra gli addebbiti che l’associazione rivolge al sindaco c’è quello di non aver rispettato l’impegno, più volte ribadito, alla trasparenza. “Perché non si riesce ad ottenere copia di un documento che dovrebbe essere accessibile a chiunque ne faccia richiesta?”, chiede l’associazione con riferimento alla copia dell’atto di rinnovo della convenzione del 2012, richiesta con formale istanza di accesso, fino ad ora di fatto negata.

Ebbene, due giorni addietro, dopo un secondo sollecito diretto al sindaco e al segretario generale responsabile della trasparenza, su richiesta verbale e diretta al sindaco da parte di Volerelaluna e con il suo intervento personale, la copia del documento è stata infine consegnata. Il rinnovo della convenzione, della cui esistenza si cominciava a dubitare, è adesso pubblico e qui lo mettiamo a disposizione della città.

Leggendolo ci si rende conto che non è una semplice proroga dei termini di validità della convenzione del 2012, come stabiliva il provvedimento del commissario straordinario dell’ottobre 2022, ma c’è dell’altro.

Vengono introdotte, camuffate da precisazioni, alcune modifiche che mettono al riparo i proprietari delle aree dalla scadenza precisa che nella convenzione del 2012 imponeva loro di ultimare la costruzione del parcheggio multipiano di piazza della Repubblica e delle attigue aree a verde attrezzato entro cinque anni dall’approvazione del progetto. Progetto esecutivo che, come ricorda Volerelaluna nella sua lettera, era già stato approvato in conferenza di servizi presso il Genio Civile nel settembre 2019.

Adesso si stabilisce che le opere di urbanizzazione, fra cui il parcheggio multipiano interrato accanto alla banca d’Italia, “dovranno essere ultimate entro cinque anni dall’approvazione dei relativi progetti da parte dell’Amministrazione comunale e dalla loro successiva messa a base della procedura di evidenza pubblica”, cioè cinque anni dalla pubblicazione del bando di gara.

Insomma i proprietari, che – tra richieste di rinvio e rinunce – erano riusciti a sfuggire fino ad ora al loro obbligo contrattuale di ultimare il parcheggio entro il settembre 2024, possono tirare un sospiro di sollievo. Se c’è di mezzo un’ulteriore approvazione del progetto da parte del Comune e la pubblicazione del bando di gara, sarà molto facile – tra una disattenzione e l’altra – fare sfumare l’obbligo contrattuale fino a perdersi nel nulla.

D’altra parte, dopo l’annullamento del bando di gara da parte del Tar, nel dicembre 2021, nessuna nuova gara è stata indetta, e i proprietari hanno persino dichiarato di non essere disponibili a realizzare l’opera. In ogni caso il progetto stesso – come leggiamo nel rinnovo della Convenzione – deve essere adeguato alle normative nel frattempo intervenute (Norme Tecniche per le Costruzioni e nuovo prezzario regionale, dell’Assessorato regionale alle infrastrutture, 29 giugno 2022). E poi riapprovato in sede di conferenza dei servizi, chissà quando.

Ecco motivata, da parte dei privati, la necessità di rinnovare – con atto di proroga del 26 ottobre 2022 – la convenzione del novembre 2012.

L’Amministrazione, da parte sua, a parte la diffida del sindaco, caduta nel vuoto, non ha spinto per accelerare i tempi ed è venuta così incontro, di fatto, alle richieste dei privati, interessati a rinviare la realizzazione delle opere. Anzi ha fatto di più. Il sindaco ha manifestato l’interesse ad acquisire tutte le aree oggetto della convenzione chiedendo alla Regione i finanziamenti sia per l’acquisto “tramite accordo bonario” delle aree private sia per la sistemazione urbanistica di tutta la zona, compreso il parcheggio multipiano di piazza della Repubblica.

Questa volontà dichiarata del primo cittadino, le altre sue esternazioni e anche i suoi silenzi, hanno indotto l’associazione Volerelaluna a rivolgergli alcune domande:

“Cosa hanno risposto i privati alla Sua diffida a presentare entro dieci giorni il piano industriale? Non ritiene che si possa parlare di nuovi accordi bonari con i privati soltanto dopo avere preteso da loro il rispetto dell’accordo già operante (la convenzione del 2012), per fare valere al meglio gli interessi della città? Perché ipotizzare finanziamenti pubblici per realizzare opere (parcheggio multipiano e aree verdi) che rientrano fra gli adempimenti dovuti a carico dei proprietari delle aree? Cosa ha fatto e cosa intende fare per ottenere dai privati il rispetto dei loro obblighi contrattuali? In particolare: Vista la indisponibilità delle parti private a realizzare il parcheggio di piazza della Repubblica e le aree verdi circostanti, perché non è stato incamerato l’importo della garanzia fideiussoria [da 4,8 milioni di euro, rilasciata dai privati a favore del Comune] per realizzare l’opera direttamente senza oneri per il Comune? È stato adeguato al costo reale dell’opera l’importo della garanzia fideiussoria, come previsto dalla convenzione? Ha messo formalmente in mora le parti private contestando in maniera precisa tutte le inadempienze contrattuali e fissando termini ultimativi?”

Sono domande a cui Trantino deve rispondere se non vuole sottrarsi all’impegno da lui stesso assunto di «aprire un confronto costruttivo e conducente con il consiglio comunale e con la città». E se non vuole essere l’ultimo (fino ad ora) di una serie di sindaci accondiscendenti nei confronti degli interessi privati e incapaci di assumersi l’onere di difendere l’interesse della città.

Sulla trasparenza gli apriamo una nuova linea di credito, visto che si è personalmente attivato per consegnare alla città un documento che non si riusciva a conoscere.

Leggi l’atto notarile di rinnovo della convenzione per il risanamento di San Berillo (26 ottobre 2022)

Leggi la seconda lettera di Volerelaluna al sindaco Trantino

Su Corso Martiri e la vicenda ISTICA

1 Comments

  1. Questa è una storia che si trascina da anni.
    Per qualche imperscrutabile ragione non si trova, non c’è una soluzione.
    Quelle fosse là erano e là rimangono.
    Intanto che in quelle zone il degrado avanza inesorabile.
    Sporcizia, discariche a cielo aperto, , abusivismo commerciale, spaccio, delinquenza spicciola, e,ancora, quei senzatetto che affogano la loro vita tra i batteri creato dai l’oro stessi bisogni.
    Tutto è legato, le fosse di corso martiri della libertà, lo spaventoso degrado del corso Sicilia, la promiscuità assurda tra una immigrazione emarginata e la delinquenza che vi si annida.
    San Berillo e la vergogna di chi vi abita camminandovi con gli occhi chiusi., senza vedere, senza sentire.
    Noi abitanti del quartiere, che non scendiamo per strada, che non protestiamo veentemente contro il malgoverno, chi siamo realmente quando permettiamo che ci venga fatto tutto questo.

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