Ci uniamo alla proposta dei movimenti non violenti che invitano a ripensare la ricorrenza del quattro novembre, anniversario della fine della “inutile strage” che è stata la prima guerra mondiale: porre fine alle “ipocrite celebrazioni dei poteri armati” e sostenere la Campagna
“Ritenere che la guerra possa portare alla giustizia e alla pace è fuori dalla ragione – alienum a ratione”, così leggiamo nella enciclica Pacem in Terris di Giovanni XXIII. ‘Roba da matti’, insomma, per usare le parole di don Tonino Bello. Appare
Raccontare un’esperienza con l’obiettivo di rendere giustizia a quelle popolazioni che chiedono non aiuti in denaro ma di parlare al mondo intero, di informare il maggior numero di persone di quello che accade in Palestina, della politica di apartheid perpetrata dal governo
Una ‘guerra mondiale a pezzetti’ alla quale assistiamo con vergognosa indifferenza, una carneficina spaventosa che insanguina oggi il mondo senza che il movimento per la pace opponga altro che un “quasi silenzio”. Sono sdegnate e impietose le parole di Alex Zanotelli, il
Un botto di soldi per la difesa militare iper-armata, qualche briciola per la cosiddetta “difesa non armata della Patria”, vale a dire il servizio civile. Il 15 febbraio sono stati diffusi i dati dell’Osservatorio italiano sulle spese militari, con le cifre stratosferiche
Nel silenzio generale, tranne poche eccezioni, il Consiglio dei ministri ha approvato qualche giorno fa un disegno di legge pericoloso per la nostra democrazia che mina contenuti fondamentali della Costutuzione. Viene delegata al Governo la riorganizzazione della Difesa a vari livelli, in
Queste foto le ha scattate un siciliano ieri a Berlino, uno di noi di Argo, in ‘trasferta’ in Germania. Ci rimandano le immagini dei fiori e dei lumini che si moltiplicano nello slargo in cui sorgevano i mercatini di Natale, a due
Una scelta “eticamente censurabile e politicamente subalterna” di cui il nostro governo dovrebbe rendere conto all’opinione pubblica. Così don Pino Ruggieri, professore emerito di teologia, già rettore della chiesa di San Nicola e oggi di San Vito, definisce il voto contrario dell’Italia
Un corteo con oltre mille partecipanti, molti i giovani, provenienti da tutta la Sicilia, il 2 ottobre ha ribadito, ancora una volta, il no al Muos e richiesto la smilitarizzazione dell’Isola, a partire dalla sughereta di Niscemi. Particolarmente contestato, dai manifestanti, il
E’ alta l’attenzione mediatica riservata alle terre – le nostre – in cui i migranti sbarcano, quasi assente quella per le terre di esodo. Esordisce così Daniela Melfa, del Centro studi CoSMICA, introducendo la tavola rotonda, da lei presieduta con garbo e