Chi volesse acquistare, direttamente dai produttori, frutta e ortaggi freschi, per di più biologici, potrà trovarli al Mercatino del biologico (‘A Fera Bio) che si tiene nella seconda domenica di ogni mese presso l’Istituto Agrario “Eredia” di via del Bosco. Anche oggi, quindi.
Ma non è sempre necessario attendere questa scadenza. Prodotti di questo genere si possono trovare, in genere ogni sabato mattina, direttamente presso alcuni produttori. Tra questi, vicino alla città, in contrada Cuba, alle porte di Librino (ad 800 metri dall’uscita per San Giorgio della Tangenziale di Catania) c’è l’Azienda Grimaldi, come segnala La Periferica La Periferica, 17/01/09, Al mercato del contadino? Bio…logico! di Massimilaino Nicosia
La cosiddetta “filiera corta” evita il passaggio da un distributore all’altro (grossista, dettagliante,…) e dovrebbe permettere di risparmiare. Purtroppo questo, tuttavia, non sempre avviene. I prezzi dei prodotti venduti in questi mercatini sono spesso allineati a quelli che troviamo nelle botteghe o sono addirittura più alti.
E’ vero che produrre in modo biologico costa di più, ma non sempre i prezzi attribuiti alle merci sembrano giustificati. Se si vuole che il biologico e la vendita diretta si diffondano ( e non siano rivolti solo a pochi “salutisti”), i prezzi devono essere più abbordabili e rimanere alla portata delle famiglie con reddito più modesto.
Per risparmiare si sono costituiti dei Gruppi di Acquisto solidale (GAS) tra famiglie. E’ in corso anche un tentaivo di costituire un GAP (gruppo di acquisto popolare), con prrezzi molto economici, ad opera del circolo Città futura.
I consumatori, inoltre, dovrebbero sempre poter verificare che questi prodotti siano correttamente certificati. Ne guadagnerebbero la tasca e la salute.
Gli ultimi articoli - Ambiente
Se ne è parlato poco, eppure è un atto che merita attenzione e che ci dice
Una manifestazione “ad alto impatto visivo e tecnico”, culminante con l’esibizione delle Frecce Tricolori, ieri impegnate
E, mentre Renato Schifani, a proposito dei due inceneritori inseriti nel Piano Rifiuti della Regione Siciliana,
Migliaia e migliaia nel passato, un numero decisamente più ridotto oggi. In ogni caso, giorno 11
Dovranno pagare 340mila euro per aver presentato, al Tribunale delle imprese, un ricorso contro la società