Un accerchiamento da più parti, interne ed esterne alla mafia, per isolare e mettere a tacere Giovanni Falcone e la sua ‘pericolosa’ strategia di contrasto al crimine organizzato. Lo descrive Giovanni Bianconi nel suo recente libro “L’assedio. Troppi nemici per Giovanni Falcone” (Einaudi).
Ci invita a parlarne Area Democratica della Giustizia, alla vigilia del venticinquesimo anniversario della strage di via D’Amelio in cui morirono Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta.
Appuntamento il prossimo lunedì 17 luglio nel chiostro della CGIL di via Crociferi 40, alle ore 19:30.
Saranno presenti l’autore e Giovanni Salvi, già procuratore della Repubblica a Catania. Introduce Pina Palella.
Simona Ragazzi e Fabio Regolo, a nome della associazione di magistrati Area Democratica della Giustizia di Catania, in cui sono confluiti Magistratura Democratica e Movimento per la Giustizia, ci spiegano il motivo di questa proposta di lettura e di approfondimento.
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sono stati tante cose insieme.
Hanno compreso, tra i primi, la natura e la pericolosità delle associazioni di stampo mafioso, i loro legami con la politica e la pervasività nel tessuto economico.
Hanno sperimentato metodi e strumenti nuovi di contrasto alla mafia, nel tempo diventati patrimonio di tutti. Così facendo hanno abbattuto il mito della invincibilità e della impunità delle cosche, delegittimandole anche sul piano culturale e sociale, e aperto strade che ancora oggi noi percorriamo.
Sono i siciliani migliori: acuti e costruttivi, dei quali siamo orgogliosi.
Sono i modelli indiscussi e unificanti dei giovani magistrati e di generazioni di ragazzi che non li hanno conosciuti in vita.
Eppure per quelle stesse idee e quegli stessi fatti, che oggi sono considerati meriti, sono stati anche avversati e incompresi, sconfitti in decisive battaglie professionali.
“L’assedio” (edizioni Einaudi) di Giovanni Bianconi, giornalista del “Corriere della Sera” e testimone di quegli anni, ci racconta con precisione, lucidità e passione questa storia.
AREA Democratica per la Giustizia (sezione di Catania), associazione di magistrati che riunisce Magistratura Democratica e Movimento per la Giustizia, insieme all’Autore e a Giovanni Salvi, procuratore generale presso la Corte d’Appello di Roma e già procuratore distrettuale della Repubblica di Catania, e con la collaborazione di CGIL Catania, vuole offrire un’occasione per fare memoria della vicenda umana e professionale di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, per riflettere sui risultati raggiunti in questi anni, ma anche sulle sfide del presente e su quello che ancora serve per voltare definitivamente pagina con le mafie.
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