Il mondo perduto, così si intitola la raccolta di cortometraggi del regista palermitano Vittorio De Seta, che contiene alcuni dei più intensi brani della storia del documentario italiano. Una ricognizione di realtà e tradizioni millenarie che ancora sopravvivevano intatte nell’Italia rurale degli anni cinquanta, prima di essere spazzate via dalla brusca accelerazione che i mezzi tecnologici hanno imposto alla vita
dell’ uomo. Lu tempu de li pisci spata (1954), Isole di fuoco (1954), Surfarara (1955), Pasqua in Sicilia (1955), Contadini del mare (1955), Parabola d’ oro (1955), Pescherecci (1958), sono veri e propri viaggi antropologici in Sicilia, alla scoperta di un mondo che in tutto e per tutto può essere definito d’altri tempi.
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Puntualmente, con l’estate e il caldo torrido, con la colonnina di mercurio che sale sempre di
Le cosiddette “sciare”, in passato considerate aree povere, sterili, di scarso valore e praticamente inutili, se
La data ultima delle consultazioni è il 26 giugno. Dopo questa data non sarà più possibile,
Cavità naturali e artificiali da brivido sono presenti nel sottosuolo della nostra città, che immaginiamo solidamente
Avevamo gioito qualche anno fa della apertura al pubblico, a Mascalucia, del Bosco di Monte Ceraulo.