Tratto da: Siciliani per la legalità, Giambattista Scidà, 25/06/2008, Per il riarmo di Catania
La sottodotazione della forza pubblica a Catania, risalente ai primi anni 80, è stata funzionale all’occupazione del territorio da parte della mafia che, a fronte della messa al bando dei sequestri di persona a scopo di estorsione; del controllo, in certe aree, del voto di lista e di preferenza; del mantenimento dell’ordine nei cantieri; della repressione, spietata, di tentativi di estorsione, compiuti da “cani sciolti”; della custodia – inviolata dal giorno del delitto Fava – del limite alla analisi e denuncia degli accadimenti, ha avuto campo libero per la diffusione della droga, per le latitanze storiche e insolenti, per le rapine ed estorsioni.
Leggi l’articolo in archivio: sici_080625_per_il_riarmo
Gli ultimi articoli - Mafia
Anche ad agosto Catania dedica alcuni giorni di festa alla sua santa patrona, sant’Agata. Viene ricordato
Affidiamo alle parole di Giuseppe Strazzulla, docente e componente storico di ‘Libera, associazioni, nomi e numeri
Il 30 giugno, con una solenne cerimonia alla presenza delle più alte cariche dello Stato, è
Il magistrato Sebastiano Ardita ha dedicato ieri un toccante post alla cosiddetta strage dei ragazzini. Anche
Ha seguito lo svolgimento del seminario, e lo ha raccontato su Argo, Massimiano Aureli, ingegnere molto
