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La borsa bruciacchiata di Paolo Borsellino

Il 30 giugno, con una solenne cerimonia alla presenza delle più alte cariche dello Stato, è stata esposta in una teca del Transatlantico del Parlamento italiano la borsa bruciacchiata del giudice Paolo Borsellino. Vi rimarrà fino al 30 ottobre. Viene da chiedersi

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I giudici e la manifestazione delle idee

Paolo Borsellino vince nel 1963 il concorso per entrare nella magistratura italiana, nel 1975 viene trasferito presso l’ufficio istruzione del tribunale di Palermo. Rocco Chinnici lo chiamò a far parte, con Falcone, Di Lello e Guarnotta, del pool antimafia, che fu diretto,

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Borsellino, se la giustizia non basta

Quale bilancio a 30 anni dalla morte di Borsellino? Da questo interrogativo sono partiti i protagonisti dell’incontro organizzato, qualche giorno fa, dalla Chiesa valdese di Catania nella Biblioteca Navarria. Piuttosto che continuare a chiedersi chi, e per conto di chi, abbia ucciso

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Agnese Borsellino racconta. Ricordi, emozioni, giudizi

Ricordi ed emozioni che affiorano, ma anche prese di posizione sul presente, in particolare sulla solitudine in cui vengono lasciati i giudici che si misurano con questioni spinose come la trattativa Stato-Mafia. Questi alcuni degli ‘ingredienti’ del libro in cui il giornalista

Ciao Mauro, un convegno per non dimenticare Rostagno

Il 26 settembre del 1988, nel trapanese, la mafia uccide Mauro Rostagno. Tra i protagonisti del ’68 italiano e internazionale, laureato nella Facoltà di Sociologia di Trento, fu tra i fondatori di uno dei più importanti movimenti della cosiddetta sinistra extraparlamentare, Lotta