Le case sventrate, le finestre che si aprono sul vuoto, il selciato e le abitazioni invasi dalla vegetazione, l’assenza di figure umane. Le rovine di Poggioreale sono ancora lì a ricordare il sisma che quasi 46 anni fa, 14 e il 15 Gennaio 1968 distrusse quattro centri abitati nella Valle del Belìce, tra le province di Agrigento, Trapani e Palermo.
Altri centri furono gravemente danneggiati, si contarono 400 morti, migliaia di feriti, oltre 70.000 sfollati, che per anni vissero in tendopoli e baraccopoli.
Altra pagina nera fu quella della riscostruzione, dagli interventi iniziali inadeguati ai ritardi e alle speculazioni che caratterizzarono investimenti e appalti.
Poggioreale, uno dei Comuni maggiormente colpiti, dopo il terremoto venne abbandonato al suo destino ed è tuttora una città fantasma.
Per dare voce a queste macerie, per restituire visibilità e recuperare il valore culturale di questo luogo così caratteristico, l’associazione Officina delle Visioni ha voluto realizzare un reportage su questa città, presentato a PiazzArte 2014 di Gravina
Ancora una volta la fotografia, strumento privilegiato per fare ‘memoria visiva’, documentare e denunciare, quando serve, può contribuire a far sì che quanto accaduto non venga consegnato all’oblìo.
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