Non abbiamo ancora deciso: è più bravo come attore o come scultore? Vabbè, diciamo che nelle due attività è pari e patta…vina, naturalmente. Pippo Pattavina, attore storico del teatro Stabile che fu di Turi Ferro, adesso si presenta a noi e ai catanesi tutti come scultore. Niente corpo e voce ma solo mani che tirano fuori figure e volti dal legno e dalla pietra. Sì proprio così , stavolta parliamo del Pattavina scultore, “Stregato da un’anima di legno … e di pietra“. Le sue opere sono state, infatti, in mostra, con questo titolo, fino ad oggi, 19 gennaio, nel palazzo della Cultura di Catania.
Il dubbio altalenante tra le due attività deve tormentare anche lui, visto che nella presentazione del cataloghino della mostra scrive: “A questa passione ho dedicato e continuo a dedicare parecchio del mio tempo libero, tanto da confondere la mia vera professione: sono un attore che fa sculture o uno scultore che fa l’attore?
Come nasce questa passione? Pattavina osservando una grossa pietra ci vide dentro delle fattezze umane. Raccolse quel masso e tirò fuori il volto che aveva intravisto. Poi passò al legno, raccogliendo quei rami contorti che le mareggiate invernali fanno morire sulla spiaggia; li fece rivivere come Cristi o uomini con cravatta, nudi di donna o cardinali, donne rinascimentali o alieni. O ancora marionette.
Contagiano allegria le teste di pietra, lava o tufo: la faccia/bottiglia che se la ride, la testina di uomo che è poi un faccione. Arte, certo, naif o come si dice art brut, quella di Pattavina, della quale possiamo intravedere antenati assai illustri, dalle teste di Modigliani ai faccioni dell’isola di Pasqua. Certo in sedicesima.
E poi le Ombre di lamierino, quasi dei controluce: il pretaccio che allunga le mani sulla ragazza, gli innamorati, il bambino col cavalluccio, a passeggio con la nonna, la bambina con la bambola.
Come mai la mostra che, peraltro, ha avuto un gran successo, tanto da imporre una proroga (chiude i battenti proprio oggi)? Risponde lo stesso Pattavina: “… l’idea di questa mostra , sollecitata soprattutto dalle continue insistenze di amici, conoscenti, familiari e quanti altri frequentano la mia casa stracolma di quelle che io, un po’ per scherzo ma con molto affetto, chiamo le mie ‘creature’. Devi far conoscere agli altri queste tue opere… devi fare sapere che, oltre ad essere un bravo attore, sei anche un bravo scultore. Queste sono, più o meno, le parole che mi sono sentito ripetere per anni, così ho deciso! Chissà, forse hanno ragione loro!”
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Ho visto la mostra …..è veramente bravo..!!!