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Catania piange quei sei morti che vengono da lontano

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foto: Repubblica.it

Per mercoledì 14 agosto l’amministrazione comunale ha proclamato il lutto cittadino per commemorare i sei migranti morti in mare a poca distanza dalla battigia della Playa di Catania.
Un gesto “di grande civiltà che fa onore alla città di Catania”, dichiara in un comunicato Catania Bene Comune, che – insieme alla Rete antirazzista catanese, all’Arci Catania e al Collettivo Politico Experia – lo aveva espressamente richiesto, sollecitando anche che ci si facesse carico dei funerali e si offrisse “un’accoglienza dignitosa ai migranti”, senza operare nessun rimpratio
Catania Bene Comune chiede contestualmente anche che si faccia chiarezza sul destino dei migranti sopravvissuti alla tragedia, “momentaneamente trattenuti all’interno della capitaneria di Porto di Catania dove gli attivisti di diverse associazioni, organizzazioni e comuni cittadini, sono presenti per accertare che i loro diritti vengano tutelati”.
Anche l‘Osservatorio su Catania ha espresso, con un proprio comunicato, solidarietà ai migranti chiedendo all’amministrazione “di fare vere politiche di accoglienza” a partire appunto dalla proclamazione del lutto cittadino e sottolineando come questi episodi siano “le vere tragedie dei nostri tempi, frutto di anni di rapine consumate ai danni delle regioni più povere , di politiche di respingimenti, di criminalizzazioni, di leggi inumane”.
Inevitabile, in tutte le dichiarazioni di queste associazioni e gruppi politici il riferimento, per contrasto, all’arrivo delle tre navi da crociera su cui, come leggiamo nel comunicato dell’Osservatorio, “il quotidiano locale, in questi giorni, spreca inchiostro con pagine intere dedicate” mentre “il Sindaco crea un evento sulla notizia. Un atteggiamento provinciale da cui istituzioni e media non riescono a staccarsi”.

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