Eseguiranno, con i propri strumenti, i brani che hanno scelto per commemorare la morte del giudice Falcone, di sua moglie e della scorta. Sono gli alunni delle scuole ad indirizzo musicale Pestalozzi, Musco e Brancati di Librino, con la loro orchestra, e quelli della scuola Rimini di Acitrezza. Saranno i protagonisti della celebrazione che avrà luogo oggi pomeriggio, tra le 18 e le 19,30, nel piazzale antistante il Palazzo di Giustizia.
Suoneranno Bizet, Haendel, Puccini, Charpentier, Noelia, ma non è tutto. Leggeranno e commenteranno, con riflessioni personali, alcuni brani tratti dal libro di Giovanni Falcone “Cose di Cosa Nostra”, letto e discusso a scuola per approfondire la conoscenza della mafia e dei fatti che portarono al tragico evento della strage di Capaci.
C’è di più. Protagonisti invisibili di questa manifestazione saranno anche i giovani reclusi dell’Istituto Penale Minorile, che hanno registrato un cd con alcuni loro arrangiamenti di brani musicali e alcune riflessioni. Le loro voci e la loro musica saranno ascoltati da tutti i presenti, ma in loro nome parlerà anche Fabio Leone, un giovane musicista che conduce uno dei due laboratori musicali attivi all’interno dell’IPM, un’altra delle incredibili esperienze formative che questa struttura offre ai propri ragazzi, spesso provenienti da situazioni sociali e familiari molto svantaggiate.
La manifestazione di oggi è stata fortemente voluta dal procuratore della Repubblica Giovanni Salvi che in un Comunicato ha voluto sottolineare il carattere informale della commemorazione, alla quale nessuna Autorità è stata invitata a prendere la parola. I protagonisti saranno e devono restare solo i ragazzi, saranno essi stessi “a presentare l’iniziativa e a concluderla”. I cittadini, le associazioni e le Autorità sono invitate tuttavia a partecipare, soprattutto coloro che “contribuiscono al diffondersi della legalità nella nostra città”.
Un’iniziativa significativa e apprezzabile, che ha coinvolto studenti, insegnanti, dirigenti scolastici e -ci auguriamo- anche le famiglie, in un percorso di riflessione e di conoscenza. Un momento autonomo rispetto alla commemorazione ufficiale prevista per il giorno 23, sulla cui preparazione purtroppo è scesa qualche ombra che rischia di far venire meno l’auspicabile spirito unitario.
Leggi il programma della manifestazione.
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