Non è stato un incontro occasionale. Dopo l’iniziale partita tra i ragazzi del campetto di Monte Po e un gruppo di giovani migranti africani, c’è stato un torneo a squadre miste di cui Argo ha parlato qualche giorno fa. Una bella esperienza
In un’Europa ancora scossa dagli attentati di Parigi, tra reazioni a caldo più o meno stereotipate e moralismi più o meno opportuni, ci si trova inevitabilmente a riflettere sullo stato del processo d’integrazione. Più integrazione o meno integrazione? Più barriere o meno
Nutrire il pianeta ma solo a parole. Expo 2015 a Milano ha mostrato le lacune e le contraddizioni del sistema: molto spazio alle multinazionali e poco alle cause e ai rimedi della fame nel mondo determinata da profonde diseguaglianze e dall’esclusione dei
Per non dimenticare ma soprattutto per cambiare. E’ con uno sguardo al presente che ieri a Catania, in due diverse manifestazioni, organizzate rispettivamente dall’Associazione Italiana Magistrati Minorili e Famiglie (AIMMF) e da AddioPizzo, è stato ricordato Paolo Borsellino nel ventiduesimo anniversario della
Aprire lo spazio della ‘fera bio’ alle esperienze di tutti coloro che si impegnano in progetti di solidarietà, fare diventare gli appuntamenti ormai tradizionali della seconda domenica del mese un momento in cui varie realtà si presentano e fanno conoscere i propri
Pasqua con le uova di cioccolato per la gioia dei bambini e anche dei grandi. A volte i bambini, soprattutto i più piccoli sono quasi più interessati all’involucro che al contenuto, attratti dalla forma, dai fiocchi e dalla bella carta colorata, con
In gruppo attorno ad un gioco da tavola, in coppia davanti ad una scacchiera, da soli a provare i pattini a rotelle. Sono i ragazzi di Monte Po, che hanno appena montato la tenda di Mani Tese e la stanno allestendo indulgendo
Sembra un bazar e in un certo senso lo è. Nel seminterrato di via Montenero 8, sede del mercatino di Mani Tese, trovi infatti di tutto, capi di vestiario, giocattoli, oggetti per la casa, mobili, libri. Tutto rigorosamente usato. Raggruppati in un
Non solo di numeri ma soprattutto di fatti e situazioni di povertà si è parlato giovedì sera nella sagrestia monumentale di San Nicola, in un confronto tra gruppi e persone che operano o vivono nei quartieri più difficili della nostra città. Lo
“Ho le lacrime agli occhi. E’ la prima volta che vedo il campetto illuminato”. Si chiama Giuseppe, lavora in un chiosco di Monte Po e da più di dieci anni, a fianco di Mani Tese, combatte per riappropriarsi del suo quartiere. Parla