Pippo Fava ricordato da uno dei suoi “carusi” nel giorno in cui è stato assassinato ma non ucciso, trentaquattro anni fa. Da più di trent’anni, ogni volta che penso al Giuseppe Fava che ho conosciuto, non penso mai ai potenti che vollero
La miseria e la virtù Catania / San Berillo, vent’anni fa di Giuseppe Fava (I Siciliani 2/4/86) Il risanamento è stato attuato a metà. Nove edifici e intorno, o accanto, il deserto e la miseria di sempre. La promessa di San Berillo
La miseria e la virtù Catania / San Berillo, vent’anni fa di Giuseppe Fava (I Siciliani 2/4/86) Quali erano gli impegni finanziari dell’Istituto Immobiliare nel cosiddetto risanamento del quartiere di San Berillo? Si chiudeva con questa
La miseria e la virtù Catania / San Berillo, vent’anni fa di Giuseppe Fava (I Siciliani 2/4/86) Ed ecco la terza parte della inchiesta giornalistica di Pippo Fava su San Berillo e sul cosiddetto risanamento. Apparsa nell’estate-autunno 1966 sulle pagine de
La miseria e la virtù Catania / San Berillo, vent’anni fa di Giuseppe Fava (I Siciliani 2/4/86) Vi proponiamo oggi la seconda parte della inchiesta giornalistica di Pippo Fava su San Berillo e sul cosiddetto risanamento. Apparsa nell’estate-autunno 1966 sulle pagine de La
La miseria e la virtù Catania / San Berillo, vent’anni fa di Giuseppe Fava (I Siciliani 2/4/86) La storia del vecchio San Berillo e del suo ‘risanamento’ fu raccontata da Giuseppe Fava in “Processo alla Sicilia”, inchiesta giornalistica in trentacinque puntate che,
Era la sera del 5 gennaio del 1984 quando i sicari del clan Santapaola-Ercolano uccidevano con cinque colpi di pistola alla nuca il giornalista e scrittore Pippo Fava. Fava aveva appena lasciato la redazione de I siciliani, il mensile da lui fondato
E’ testardo ed è ottimista. Un inguaribile ottimista. Nonostante tutto. Lui il bicchiere si ostina a vederlo tutto pieno anche quando è vuoto del tutto. E caparbiamente persegue l’obiettivo di un giornale che sia “anche una scuola e un movimento” ma mai
Dopo l’assassinio mafioso di Giuseppe Fava, il 5 gennaio 1984, i redattori de I Siciliani scelsero di non sbandarsi, di tenere aperto il giornale e di portare avanti per molti anni la cooperativa giornalistica fondata dal loro direttore, affrontando un tempo di sacrifici