A parlare di chi emigra è sempre chi sta fermo. L’obiettivo della ricerca “Soccorsi. E poi? – Voci di rifugiati arrivati in Sicilia” condotta dal Jesuit Refugee Service (in Italia conosciuto come Centro Astalli) è invece quello di
Luca Odevaine, coinvolto appieno nel “ramificato sistema corruttivo” che utilizzava il metodo mafioso pur non avendo legami con altre organizzazioni meridionali, è consulente del Consorzio Calatino Terra d’Accoglienza, che gestisce il CARA (Centro di Accoglienza per i migranti) di Mineo. E’ la
Loro sì, i migranti, erano davvero sinceramente commossi, non abituati come sono ad essere accolti dalla ‘Istituzione’, loro e i loro fratelli. Questi ultimi ricevuti finalmente, ma da morti, mercoledì mattina a Palazzo Platamone. Per una volta i giovani stranieri, superstiti del
Lager o albergo a cinque stelle. Sembrano non esserci posizioni intermedie nei giudizi sul Cara di Mineo. Certo, a dover proprio scegliere, saremmo portati a vederlo come un ghetto isolato, anche fisicamente, dal contesto. Non tutti sono, però, del nostro avviso. Non
Guarda guarda che il Cara di Mineo è molto meglio del resort Bulgari di Bali e non ce n’eravamo accorti. Meno male che ce lo ha svelato il film “Io sono io e tu sei tu”, girato proprio al Cara, recentemente proiettato
Chiudiamo i lager, apriamo le frontiere; freedom, hurrya, libertà, gridando questi slogan alcune centinaia di migranti e antirazzisti siciliani hanno, ancora una volta, manifestato insieme davanti al CARA di Mineo. La mobilitazione, promossa da un ampio schieramento di associazioni e movimenti, ha
“Le bocche cucite con ago e con filo nei lager canili: questi fatti di cronaca saranno pagine di Storia. Si studierà la nostra infamia.” Lo scrive Erri De Luca in questi giorni in cui il problema dei migranti è esploso in tutta
Ai militanti antirazzisti arrivati davanti al CARA di Mineo il 18 dicembre, ‘Giornata internazionale dei migranti‘, avevano parlato chiaro: “non siamo più disponibili a essere trattati come animali”. Nessuno può perciò stupirsi se ieri, giovedì, centinaia di migranti sono usciti dal CARA
Quelli che non muoiono nel corso del viaggio arrivano pieni di speranze ma troppo spesso non trovano accoglienza, né ospitalità, tanto meno amore. La sorte dei migranti è quasi sempre la permanenza nei centri di accoglienza, carceri mascherate sulle quali guadagnano speculatori
COMUNICATO STAMPA Stamani è esplosa un’altra protesta dei richiedenti asilo nella SS Catania – Gela; quasi tutti i commenti denunciano la situazione insostenibile dei menenini e non pochi auspicano il potenziamento delle forze dell’ordine per fare rispettare le leggi e