Un processo, quello a Mario Ciancio, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, che dovrebbe essere, vista l’importanza del personaggio, al centro dell’attenzione. Il dibattimento procede, invece, a fari spenti, come se alla Città non interessasse interrogarsi sulla propria storia. Per rompere
“Fava è stato ucciso dalla Città, una Città che marciva, che non gli perdonava di chiamare i boss boss e i mafiosi mafiosi, di denunciare i ‘cavalieri dell’apocalisse’ e la protezione di cui godevano da parte delle Istituzioni”. Così Francesco Merlo, nel corso
A 30 anni dalla morte di Giuseppe Fava, giornalista, scrittore, drammaturgo, sceneggiatore siciliano, Argo ripropone un filmato quasi inedito, di cui solo una piccola parte è stata inserita nel docufilm “I ragazzi di Pippo Fava”. E’ il discorso fatto da Fava agli
Raccontano di case, cascine e castelli che erano abitati da assassini e hanno preso il nome delle loro vittime, Alessandra Coppola, giornalista del Corriere della Sera, e Ilaria Ramoni, avvocato esperto in legislazione antimafia, nel libro-inchiesta “Per il nostro bene”. “Casa Caponnetto,
In principio – sono già passati due anni- erano soprattutto gli autotrasportatori, i ‘padroncini’ e i piccoli produttori agricoli siciliani che tentavano di mettere in ginocchio la già traballante economia dell’isola. Si erano messi in fila dietro il simbolo dei forconi e
Tovaglia gialla e stoviglie blu. Con questo raffinato abbinamento di colori gli allievi del corso di ristorazione tenuto dal Cnos dentro l’Istituto Penale Minorile di Catania hanno apparecchiato i tavoli per il pranzo da loro preparato per 25 rifugiati assistiti dal Centro
L’unico condannato con sentenza di morte definitiva e irrevocabile è stato lui, Pierantonio Sandri, che purtroppo non ha avuto dal suo tribunale nessuna possibilità di grazia. Ma il suo sacrificio, grazie alla testimonianza di sua madre Ninetta, si è trasformato in impegno
Non c’era Catania, nè quella degli umili che lui tanto amava. Né tantomeno quella dei potenti. E quest’ultima lui non l’avrebbe davvero voluta. Nell’anfiteatro della scuola media Cavour, a ricordare Giambattista Scidà, a due anni dalla scomparsa, si sono ritrovati solo alcuni
Da più di vent’anni giudice minorile, da due anni Presidente del Tribunale per i minorenni di Catania, la dott.ssa Maria Francesca Pricoco in un’intervista esclusiva ci presenta un quadro della situazione dei minori nel distretto di Catania che desta molta preoccupazione: minori, che abbandonano
Non è stata un’udienza come le altre quella celebrata lo scorso 10 ottobre nell’aula 2 del Tribunale di Catania, soprattutto per i rappresentanti del Coordinamento provinciale di Libera di Catania e del Presidio di Libera delle Aci, intitolato proprio a Pierantonio Sandri,
“I bambini sono la cosa più importante nella vita di un adulto, ma se l’adulto fa di essi il senso della propria vita sono proprio i bambini a riceverne un danno” è stata una delle tante riflessioni emerse nel corso del seminario