C’è uno scivolamento di tutto il versante orientale etneo verso il mare, che si realizza all’interno di un settore crostale che ha come binari il canyon di Fiumefreddo (a nord) e quello di Catania (a sud). Anche di questo si è parlato
Gli eventi degli ultimi giorni, e in particolare il drammatico faccia a faccia tra Trump e Zelensky, hanno riportato alla ribalta la difficoltà di sciogliere il nodo della guerra in Ucraina. Paradossalmente il presidente Usa si presenta oggi come colui che può
“A Catania la quaresima vien senza carnevale; ma in compenso c’è la festa di Sant’Agata, – gran veglione di cui tutta la città è il teatro – nel quale le signore, ed anche le pedine, hanno il diritto di mascherarsi, sotto il
La testimonianza di Nino Bellia, che – in occasione del giorno della memoria – racconta un incontro importante, per lui e per gli allievi della sua scuola. Fin dal 2005, ogni anno succedeva così: al rientro dalle vacanze di Natale, riordinavo le
‘Modello Caivano o modello Catania’ è il quesito posto da Carlo Colloca (sociologo dell’Università di Catania ed esponente dell’Osservatorio prefettizio per il contrasto alla devianza minorile) intervenuto nel dibattito sul decreto del Governo, che stanzia risorse per alcune città, tra cui Catania
Ha seguito lo svolgimento del seminario, e lo ha raccontato su Argo, Massimiano Aureli, ingegnere molto attento alle questioni urbanistiche e attivo nel volontariato cittadino. “Dall’analisi del fenomeno mafioso alla cittadinanza attiva” è il titolo della undicesima edizione dei seminari d’Ateneo intitolati
Già nota come illustratrice, Lucia Scuderi ha voluto mettersi alla prova come pittrice di acquerelli e inchiostri, autonomi rispetto alla parola, con la quale tuttavia dialogano. Ne è nata la mostra “Giardini imprevisti”, visitabile a Palazzo Scamacca fino al 20 gennaio. Si
Mentre si va verso la creazione di una piattaforma informatica, unica e nazionale, per il rilascio del CUDE (contrassegno unico disabili europeo), che permetterà di accedere alle ZTL su tutto il territorio nazionale, a Catania si manifesta per indurre il Comune a
5 gennaio 2025, più di quarant’anni dall’assassinio mafioso di Giuseppe Fava. Nella vulgata comune di quel tempo la mafia era “questione palermitana”, Catania e la Sicilia orientale ne erano esenti. Fu difficile, perché tanti remarono contro (ci fu persino chi costituì comitati