Da tempo il Comitato cittadini attivi di San Berillo, attraverso una serie di proposte di recupero e riutilizzo del territorio, lavora per difendere il quartiere dagli assalti speculativi e dall’emarginazione. Tante iniziative hanno dimostrato non solo che è possibile ricostruire spazi di
Prostituzione e Fede. Vi sembra un contrasto stridente? Non lo è poi tanto. E la convivenza, la sintesi tra queste realtà che potrebbero sembrare per sempre lontane come rette parallele, l’altra sera era lì, davanti ai nostri occhi: si chiama Francesco Grasso
Si trova dirimpetto al porto, proprio di fronte alle navi di grande portata, in una traversa di uno dei viali più lunghi e trafficati di Palermo. È invisibile dalla strada, ma poi un gigantesco murale attira la tua attenzione; sali qualche gradino
C’è tempo fino al 3 maggio per inviare gli elaborati a quello che gli organizzatori definiscono non un concorso ma un gioco o, ancora meglio, un ‘esperimento’ per avvicinarsi al quartiere di San Berillo. Non sono bastati libri e film? Evidentemente no.
Come confondere le idee ai cittadini che vogliano intervenire su edifici del centro storico, come incoraggiare investimenti di dubbia provenienza, come dare il via libera ad interventi invalidanti che renderanno il prossimo piano regolatore impotente di fronte ai tanti fatti compiuti. Scrivendo
“Periferie al centro”. Sembra quasi un ossimoro la denominazione scelta per l’incontro pubblico organizzato martedì scorso a Librino da CGIL e Sunia di Catania, presenti rappresentanti locali e nazionali del sindacato. Centrare l’attenzione sulle periferie significa non dimenticare nessuna delle aree marginali
Via Plebiscito 903. Più o meno un centinaio di metri separano la nuova sede del Comitato Popolare Experia dagli storici locali, occupati e autogestiti, sgomberati violentemente dalle forze dell’ordine il 30 ottobre del 2009. Una festa/inaugurazione, molto partecipata, ha rimesso al centro,
Guai a toccare l’abusivismo individuale/isolato o mafioso/associativo che sia. L’ennesima conferma di questo vero e proprio trasporto di una parte di Catania per l’illegalità è venuta nel quartiere Antico Corso dove ignoti vandali si erano da tempo annessi uno spazio, recintandolo –
Spazi ampi, paesaggio mozzafiato che spazia tra Etna e mare, parcheggi in abbondanza (senza bisogno di interrare e rubare le piazze ai cittadini), mai un problema per la fornitura di acqua, fognature a norma e collegate al depuratore, sottoservizi per acque nere
E’ la Befana o sono i re magi a portare i doni ai bambini nella notte del 6 gennaio? Forse questa tradizione, non particolarmente cara ai siciliani, sta per scomparire, ma c’è qualcuno che vorrebbe ravvivarla dandole un sapore nuovo ed uno