La miseria e la virtù Catania / San Berillo, vent’anni fa di Giuseppe Fava (I Siciliani 2/4/86) Ed ecco la terza parte della inchiesta giornalistica di Pippo Fava su San Berillo e sul cosiddetto risanamento. Apparsa nell’estate-autunno 1966 sulle pagine de
La miseria e la virtù Catania / San Berillo, vent’anni fa di Giuseppe Fava (I Siciliani 2/4/86) Vi proponiamo oggi la seconda parte della inchiesta giornalistica di Pippo Fava su San Berillo e sul cosiddetto risanamento. Apparsa nell’estate-autunno 1966 sulle pagine de La
La miseria e la virtù Catania / San Berillo, vent’anni fa di Giuseppe Fava (I Siciliani 2/4/86) La storia del vecchio San Berillo e del suo ‘risanamento’ fu raccontata da Giuseppe Fava in “Processo alla Sicilia”, inchiesta giornalistica in trentacinque puntate che,
Via Grotte Bianche, via Grotta Magna, chiesa di san Gaetano alle grotte: quante volte abbiamo utilizzato queste indicazioni toponomastiche senza pensare che rinviano a qualcosa di concreto.Eppure il sottosuolo di una città, con le sue grotte, cave sotterranee, catacombe, pozzi, cantine naturali,
“Anco una volta, a chi chiedeva pane/ si diè, nequizia, il piombo”, così scriveva Francesco Foti nella sua poesia “L’eccidio”, ricordando i contadini e braccianti che nel 1893 a Giardinello, in provincia di Palermo, erano stati massacrati solo perchè chiedevano pane, lavoro
C’è qualcuno che si ricorda il nome di uno dei primi portieri del Catania? Difficile, ma non per Argo, che lo ha rintracciato e intervistato. Dalla chiacchierata è venuto fuori un quadretto emozionante e struggente di
15 maggio 2015, invasione di giapponesi nel centro di Catania. Stavolta , però, non si è trattato di normali turisti. I nipponici che passeggiavano per via Etnea erano lì per condannare la guerra: erano alcuni dei mille passeggeri della Peace Boat, la
“Il Fascio di Catania conta diecimila soci, per la maggioranza tutti operai e operaie degli opifici per la lavorazione degli zolfi e lavoranti ad essi collegati. Fu fondato da Giuseppe De Felice Giuffrida il primo maggio 1891, è il più antico di
Dissesto idrogeologico: un’espressione entrata ormai nell’uso comune ma sostanzialmente antistorica e fuorviante perché tende a rappresentare un quadro di gravissima, abnorme degradazione ambientale estesa alla totalità del
Una gola con alte pareti calcaree a strapiombo abbellite da una fitta vegetazione: è la cava di Ispica. Il maggior complesso rupestre della Sicilia fu abitato da varie popolazioni già