Una festa per Goliarda, Goliarda Sapienza, che in questi giorni avrebbe compiuto 91 anni. Una festa per il compleanno della scrittrice catanese, appena posticipata, solo di pochi giorni. Ma siamo là, il 13 anziché il 10 maggio. Un incontro allegro come a lei
“Il Fascio di Catania conta diecimila soci, per la maggioranza tutti operai e operaie degli opifici per la lavorazione degli zolfi e lavoranti ad essi collegati. Fu fondato da Giuseppe De Felice Giuffrida il primo maggio 1891, è il più antico di
Perché parlare oggi di Pietro Germi regista anomalo della cinematografia italiana del secondo dopoguerra? L’occasione è la pubblicazione del piccolo saggio di Lorenzo Catania docente presso l’Istituto Superiore DeFelice di Catania, giornalista critico letterario , intitolato “Sicilia terra di elezione. Viaggio nel cinema
Un viaggio all’interno della psicologia siciliana. Un viaggio alla ricerca di un’identità perduta e su quello che significa essere siciliani. Un viaggio in una Sicilia antica vista attraverso gli occhi dei suoi anziani abitanti, passando da Scicli, Avola, Aidone, Palma Montechiaro, San
Prostituzione e Fede. Vi sembra un contrasto stridente? Non lo è poi tanto. E la convivenza, la sintesi tra queste realtà che potrebbero sembrare per sempre lontane come rette parallele, l’altra sera era lì, davanti ai nostri occhi: si chiama Francesco Grasso
Il porticciolo di Ognina, le barche a vela latina che escono in mare o tornano a riva, i poveri frutti della pesca, le onde che si infrangono sugli scogli tra nuvole di spruzzi. Questo e altro negli 8 minuti di filmato di
Irrompe la Sicilia in una piazza iraniana, quella di Esfahan. Si chiama Naqsh-e jahàn, “Piazza metà del mondo”, è patrimonio Unesco e – a conferma del suo nome – è davvero una delle più belle della Terra. Irrompe perché un gruppo di
Lasciamo oggi la parola a Fabio Gaudosio, docente di Storia e Filosofia, per ricordare la figura carismatica e sovversiva di Maria Occhipinti, coraggiosa e convinta pacifista nata nel 1921 e morta nel 1996, che ha attraversato molte delle vicende del Novecento. Luca
Un Festival del cinema di frontiera in cui la frontiera non è intesa come territorio ai margini ma come “la parte situata di fronte” per cui i film provenienti da tanti luoghi diversi diventano occasione di confronto. Di questo e d’altro ci
“Non amarmi da morire, AMAMI DA VIVERE”. Le frasi si formano sugli schiocchi di WhatsApp, una dopo l’altra, e il dialogo si snoda sull’Iphone, fino a quest’ultimo perentorio imperativo di condanna alla violenza sulle donne. Con il corto ”Love me to live”,