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Urbanistica a Catania, Argo chiede l'intervento della Procura della Repubblica

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“Da alcuni anni a questa parte si è consolidata la prassi, da parte della Direzione Urbanistica del Comune di Catania, di autorizzare interventi privati che comportano edificazioni e trasformazioni irreversibili su aree che lo strumento urbanistico destina a servizi pubblici e attrezzature, oppure in centro storico”, comincia così l’esposto con cui l’Associazione Argo Catania APS denuncia alla Procura della Repubblica di Catania quanto sta avvenendo nella nostra Città.

Una Città caratterizzata da un grave deficit di servizi e verde pubblico, che queste scelte, a causa di provvedimenti secondo Argo illegittimi, fanno crescere ulteriormente.

Una Città in cui, con interventi illegittimi in centro storico, si rischia anche la perdita di valori storico-ambientali insostituibili.

Purtroppo, non siamo di fronte a un caso isolato, eccezionale. Nell’esposto, infatti, sono analiticamente individuate tutte le situazioni, almeno quelle di cui Argo è venuta a conoscenza, in cui le decisioni della Direzione Urbanistica sembrano confliggere con la tutela dei legittimi interessi dei cittadini.

Si tratta della realizzazione di strutture private per attività commerciali o ricreative in zone destinate dal PRG ad attrezzature e servizi, o della demolizione e ricostruzione con premialità volumetriche in zone destinate ad attrezzature, in genere verde pubblico ma anche strade e scuole.

In centro storico, dove le norme ammettono solo interventi di restauro, ripristino e risanamento conservativo, sono stati autorizzati interventi di demolizione e ricostruzione anche senza che il Comune abbia approntato i piani urbanistici di recupero e di riqualificazione particolareggiati richiesti dalla normativa.

Un ulteriore motivo ricorrente di illegittimità consiste nel mancato rispetto delle prescrizioni del Regolamento edilizio comunale vigente (articoli da 78 a 81) che prescrivono l’adozione di soluzioni tecniche per il risparmio idrico e per il rispetto dell’invarianza idraulica con riguardo allo smaltimento delle acque meteoriche.

Si tratta di prescrizioni rivelatesi di particolare importanza nei recenti eventi meteorici estremi in cui, oltre ad ingenti danni economici, si sono registrate anche perdite di vite umane a causa delle enormi quantità di acque piovane che dalle aree edificate si riversavano sulle strade trasformandole in fiumi in piena.

Se questo modo di procedere dovesse proseguire indisturbato, sarà sostanzialmente impossibile superare i gravi deficit “ecoambientali” di cui soffre Catania.

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