E’ sempre più dura per gli animalisti e ancora di più per chi vuole soccorrere animali in difficoltà. Oggi Argo pubblica una lettera firmata da un amante degli uccelli e soprattutto dei rondoni. Ecco la sua testimonianza.
Li vediamo spesso volteggiare nel cielo ma pochi di noi sanno quanto siano utili a noi umani. Da marzo a luglio ci proteggono da insetti come mosche e zanzare, dei quali sono ghiotti. Sono i rondoni, infaticabili acrobati del cielo che – si dice – possano toccare velocità di 400 chilometri orari migrando su e giù dall’Africa.
Il volo dei rondoni all’alba è spettacolare, stupefacente, emozionante ma non altrettanto immune da pericoli e rovinose cadute. Se per caso questi uccelli toccano il suolo non ce la fanno più a rialzarsi e a levarsi ancora in volo.
Quale che sia la causa, un rondone a terra non sa alzarsi in volo; è splendidamente attrezzato per il volo ma, a meno di circostanze favorevoli, non può staccarsi dal suolo. È il suo tallone d’Achille.
Se qualcuno non lo raccoglie immediatamente e lo rilancia verso il suo elemento naturale, il cielo, finisce per morire di inedia o per diventare preda dei gatti o di altri animali più possenti. Se è ferito o malato prima non c’è che da curarlo, affidandolo alle attenzioni del Centro recupero fauna selvatica, chamando il quale, si può ottenere un appuntamento per la consegna in giornata del disgraziato volatile.
Pardon, questo fino a poco tempo fa, perché adesso l’associazione non opera più a causa del taglio dei fondi regionali.
Che fare? Allarga le braccia idealmente il gentile veterinario all’altro capo del telefono che non può che dare alcuni suggerimenti sull’alimentazione: idratazione, tritato scelto, vitamina A , Calcio, fermenti lattici e poi ancora controllare le feci e via professionalmente prescrivendo. Bisogna insomma che il soccorritore si trasformi in veterinario.
D’accordo, dunque, ci trasformiamo noi in Centro recupero fauna selvatica. Ma nemmeno così le nostre tribolazioni finiscono. Interviene infatti il Codice penale con il reato di “Detenzione illegale di fauna selvatica protetta”.
Non c’è scampo per i nostri rondoni e per tutti gli uccelli selvatici feriti o in difficoltà. Legge e istituzioni ci dicono che dobbiamo farli morire, con buona pace anche dello Statuto della nostra Regione che impegna a salvaguardare proprio questa fauna.
Gli ultimi articoli - Ambiente
“Immediata sospensione dei lavori e rimessa in pristino dello stato originario delle aree”, è quello che
Una concentrazione di arsenico pari a 120 microgrammi è stata rilevata dall’Arpa nel materiale di risulta
Tanta gente sabato mattina a Ognina per impedire la privatizzazione del porticciolo. Centinaia di catanesi, invitati
La battaglia contro la privatizzazione del porticciolo di Ognina sembrava vinta. A maggio dello scorso anno
Un ‘bellissimo novembre” per il Ponte sullo Stretto, sul quale – in questi ultimi giorni –
Il Centro non è affatto chiuso e anzi è ancora operativo, sebbene attualmente manchi la sede ufficiale.
I fondi sono stati tagliati dalla regione? Si.
Ma i volontari ci sono e lavorano? Si.
Serve aiuto? Si, certo. Se ritenete di essere sufficientemente motivati potete associarvi e dare una mano come volontari, non è necessario “improvvisarsi” soccorritori.
Continuiamo quasi su base giornaliera ad accogliere, curare e poi rimettere in libertà vari esemplari di fauna selvatica (fra cui decine di rondoni)? ASSOLUTAMENTE SI.
Per favore, datemi il vostro recapito, ho un uccellino trovato per strada forse è un rondone, non so cosa fare. Grazie!!
Buongiorno , potreste darmi il vostro recapito telefonico,
ho un rondone e vorrei portarlo in un centro di recupero