Rocce a strapiombo, corsi d’acqua, bellissimi esemplari di erica arborea, boschi di roverella alla quale si associano il bagolaro, il castagno, il noce, il gelso, il leccio e l’acero, un mix di piante sempreverdi miste a caducifoglie, cunicoli sotterranei. Queste sono solo alcune delle caratteristiche che connotano il percorso che conduce a Monte Scuderi, la vetta di circa 1300 metri isolata dalla dorsale peloritana.
Anche in una giornata nuvolosa, il paesaggio resta suggestivo e la passeggiata bellissima, varia e interessante.
Tra questi boschi vive una fauna tipicamente silvana e del sottobosco. Sui Peloritani passa la colonna migratoria di uccelli in transito sullo Stretto e nidificano moltissimi rapaci (il falco pellegrino, la poiana, lo sparviere, il gheppio e l’aquila reale). Tra i serpenti, si possono incontrare il nerissimo biacco, il saettone, la biscia d’acqua e la vipera (l’unica ad essere velenosa).
La Valle degli Eremiti è un luogo incantato, fuori da ogni eco di “civiltà”, dominato da silenzi interrotti solo dai suoni della natura: è una delle rare aree incontaminate in Sicilia. Pareti alte e scoscese di rocce modellate dalle acque, che in passato vi scorrevano copiose, presentano interstizi fioriti.
Sulla cima e lungo la parte alta del percorso sono ancora ben visibili le ‘neviere‘ (attive fino al 1950), larghe fosse con le pareti rivestite di pietrame a secco, che servivano ad accumulare la neve per creare ghiaccio da trasportare a valle.
Monte Scuderi si trova a Nord di Alì Superiore tra i comuni di Itala e Fiumedinisi, ad ovest della sorgente della Santissima; dal versante di Itala una piccola sella lo congiunge alla cresta che da Dinnammare va a Monte Poverello e a Monte Cavallo.
Le vie d’accesso all’altopiano sommitale sono essenzialmente due. La prima a N.O. su cui convergono i sentieri che provengono da Itala, Pezzolo e Altolia; l’altra, a S.E., detta “Porta del monte” sale da Alì e Fiumedinisi.
Una via più suggestiva, anche se un pò più difficile, è quella che segue la carrareccia ex militare lungo il crinale dei Peloritani. Il percorso comincia dal quadrivio detto delle “Quattro Strade” e dopo circa 18 km giunge a Piano Margi. Da qui si prosegue a piedi sul sentiero che inizia alla fonte detta di “Acqualima” e che dopo circa un chilometro si congiunge con la strada proveniente da Itala.
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Un bellissimo paesaggio. Ma a me non sembra che ci sia un sentiero pre-determinato. Le parti in salita fanno un poco di paura. Forse per questo c’e’ una “Portella Femmina Morta”?? Sarebbe bello avere delle informazione sulla condizione sei sentieri, quanto ci vuole per percorerli, etc.
Grazie comunque dell’articolo!