Di Via Castellana Bandiera di Emma Dante, abbiamo già parlato quando il film è stato presentato alla 70esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia che ha regalato ad una delle protagoniste, Elena Cotta, 82 anni, la coppa Volpi per la migliore attrice. Non si è parlato invece abbastanza di “Comu è sula la strata” , la splendida canzone di Enzo e Lorenzo Mancuso, tragico commento finale a questo magnifico film della regista siciliana.
“Comu è sula la strata a st’ura/e cu avia ti partiri parteu/e cu avia ti moriri moreu/e cu avia ti chiangiri chiangeu”, recitano i versi mentre la strada una volta stretta come un budello si allarga a dismisura, a significare che siamo noi talora a creare difficoltà, a impuntarci con caparbietà creando problemi quando non ce ne sono.
Ha ribadito questo concetto la regista, ospite a Catania nei giorni scorsi al Cinema King. “La gente ingigantisce le difficoltà – ha detto Emma Dante – e ne crea dove non ce ne sono”. Come Rosa e Samira che si affrontano per nulla e per nulla si contrappongono in un duello all’ultimo sangue.
Di un altro antagonismo, quello tra le città di Palermo e Catania si parla anche al King. “Non c’è ragione di contrasto – ribadisce Emma Dante – Ho studiato in un liceo catanese, ho vissuto a Catania per tanti anni e pur essendo palermitana mi sento anche qui a casa mia”.
Poi parla ancora di Catania e dello Stabile che in passato l’ha chiamata facendo conoscere ai catanesi opere teatrali meravigliose e fantastiche come “Il festino” o “Mpalermu”.
Ma torniamo alla colonna sonora e alla canzone dei fratelli Mancuso che adesso potrete ascoltare cliccando qui.
Il brano, tratto da Bella Maria , album Amiata arte edizioni musicali, ha vinto il premio Soundtrack star per la colonna sonora assegnato dalla giuria presieduta da Giuliano Montaldo e composta da Cremonini, Delli Colli, Castaldo, Paternò.
«Pur in una costruzione asciutta – così la motivazione – in cui la forza è affidata a gesti, silenzi e dialoghi nell’assenza di una colonna sonora tradizionale, si consegna ad un solo brano musicale l’emozione e il senso più profondo dell’opera. Un risultato ottenuto anche grazie alla sintonia, frutto di un lungo percorso, tra Emma Dante e i Fratelli Mancuso».
La giuria ha premiato «la ricerca coerente, originale e appassionata che questi artisti da sempre dedicano alle sonorità tradizionali siciliane reinventandole».
«Questo brano – dicono Enzo e Lorenzo Mancuso autori ed esecutori – è nato in un piccolo paese della Sicilia, Sutera in provincia di Caltanissetta, per raccontare la solitudine, l’esodo biblico che hanno vissuto i paesi dell’interno della Sicilia».
«Emma Dante aveva già lavorato con noi, conosceva il nostro repertorio, ha ascoltato diverse canzoni e ha scelto “Comu è sula la strata” perchè rappresentava benissimo tutta l’opera. E la giuria ha colto quest’idea».
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