Illustre Sindaco di Catania, avvocato Raffaele Stancanelli,
la Sua esperienza di legale in diritto amministrativo, esclude l’ ipotesi che Ella possa sconoscere la Legge 28.1.94 n.84 che oggi obbliga la S.V. quale Sindaco, a designare al Ministro dei Trasporti un candidato alla Presidenza della Autorità Portuale di Catania.
Poichè detta norma impone che tale designazione riguardi “esperti di massima e comprovata qualificazione nei settori dell’economia dei trasporti e portuale”, ha suscitato stupori ed interrogativi il fatto che Ella abbia candidato a futuro Presidente di detto ente l’attuale Commissario dott. Cosimo Aiello, il quale già per tempo ha correttamente e pubblicamente dichiarato la propria inesperienza in materia di porti.
Una inesperienza uguale a quella che caratterizzò per otto anni il decaduto Presidente della Autorità Portuale e ne viziò le scelte fino al punto di fargli concedere il pubblico edificio ex Dogane per uso privato ed improprio di centro commerciale e fargli appaltare la avvenuta devastazione dell’arenile e della foce del Torrente Acquicella quale ipotetica “darsena traghetti”, in realtà impraticabile su bassi fondali della Plaia.
Il tutto nel pieno silenzio della S.V., quale Sindaco di Catania e quale componente di diritto della Autorità Portuale, che ha permesso inspiegabilmente a tale ente di operare senza alcun piano regolatore portuale correttamente approvato dal Consiglio Comunale di Catania per come prescrive la suddetta norma; la stessa Legge n. 84 che nel 1994 ha permesso la istituzione a Catania del costoso ente di gestione portuale e che tuttora costringe i contribuenti a pagarne a caro prezzo il relativo mantenimento nonostante sia stata finora incapace di programmare uno sviluppo portuale che risulti compatibile con quello di Catania.
Lo conferma il fatto che anche l’attuale Commissario – designato Presidente è caduto nell’errore di volere mantenere le lunghe cataste di containers che separano Catania dal suo mare, dal suo sviluppo sostenibile e dai monumenti storici nell’assurda e dispendiosa pretesa di mantenere due diverse Autorità Portuali fra loro adiacenti per uguali funzioni e non delegare la funzione mercantile ad Augusta.
Lo conferma ancora la ostinazione a ripresentare al Consiglio Comunale un piano portuale quasi uguale al vecchio piano già avvedutamente bocciato nel 2009 che pretendeva destinare per usi impropri le banchine portuali, comprese quelle simulate come “porto turistico” del dott. Caltagirone, come aree riccamente edificabili con indice di cubatura più che doppio di quello consentito in città.
Oggi, la cittadinanza che ha eletto la S.V. a proprio Sindaco non merita tale disattenzione al “porto delle nebbie” come fu tristemente definito in Commissione Nazionale Antimafia il porto di Catania.
Non ci resta quindi che invitarla a chiedere da Sindaco al Vice Capo di Gabinetto del Ministero Trasporti avv. Giacomo Aiello, di nominare Commissario del porto di Catania un esperto militare dei ruoli delle Capitanerie in forza al Ministero che sostituisca l’attuale Commissario dott. Cosimo Aiello e liberi così dalla incresciosa incompatibilità tale commissario omonimo se non parente del suddetto alto responsabile ministeriale.
La invitiamo infine a designare al Ministro, a norma della predetta L.28.1.94 n.84, una persona che sia correttamente in possesso dei requisiti di Legge necessari per occupare la costosa e comoda poltrona della Autorità Portuale di Catania ormai sgualcita da lunghe logiche di partiti ed apparati oggi non più sopportabili.
Distinti saluti.
Per il Comitato cittadino Porto del Sole, un portavoce Alfio Recupero
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mi auguro che questa lettera sia considerata dal destinatario, anche se forse dovrebbero indirizzarla alla cancellieri madrina del commissario, dott.aiello che può vantarsi di aver portato in tempo record al totale dissesto il porto di catania già in bilico.
Complimenti per le manovre di sviluppo.
e condoglianze al porto
Alla redazione di Argo
PORTO DEL SOLE: NEL PORTO GRAVI ANOMALIE GESTIONALI
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Inviato da redazione il Lun, 21/01/2013 – 17:02
Una lettera che cerca di chiarire le problematiche del porto. Il Comitato Porto del Sole spiega come non è solo l’abbandono di MSC crociere a determinare la caduta dell’economia portuale, ma l’insieme delle anomalie gestionali.
“Con un articolo di stampa a quattro colonne ieri 20 c.m, un dirigente portuale ha contestato il Deputato Berretta che giorni addietro si era permesso di criticare solo la perdita a Catania delle crociere MCS, escludendo con inspiegabile accortezza le altre ben più pesanti anomalie di gestione del porto cittadino.
Su tutta la questione continua a tacere l’attuale Commissario Aiello che ha delegato il suddetto dirigente a difendere l’indifendibile su un porto che oggi si trova commissariato non certo per la sua gestione da encomio.
Parla ed azzarda il dirigente Romano nel definire la critica dell’on. Berretta: “ Un vero atto di incoscienza…per la superficialità… che …mette a rischio un lavoro onesto”.
Vediamo quindi di capire qualcosa su tale onestà e farlo capire anche all’on.Berretta anche lui da troppo tempo silente sull’argomento.
Pare ne debba far parte l’assunzione per chiamata diretta in favore di tale solerte dirigente che fu operata nel 1995 da un privato spedizioniere in pieno conflitto di interessi con la propria pubblica funzione inspiegabilmente ottenuta a presiedere la Autorità Portuale.
Pare possa comprendere la nomina del secondo presidente totalmente sprovvisto della specifica competenza tecnica richiesta dalla L.84/94 per tale nomina.
Pare possa comprendere la nomina di un governo “tecnico” in favore di un Commissario sprovvisto della necessaria competenza “tecnica” e la sua designazione a futuro Presidente in dispregio della predetta Legge.
Pare che un “lavoro onesto” oggi consista nel fingere l’inesistenza della stessa L.84/94 che prescrive il rispetto del piano regolatore del porto verso quello di Catania mai finora osservato.
Pare che il suddetto dirigente consideri “onesto” anche avere eseguito appalti privi delle prescritte valutazioni ambientali che partirono nel 2000 con l’allungamento della diga foranea verso l’ insabbiamento della Plaia del tutto proibitivo per le moderne flotte mercantili. La stessa “onestà” che oggi continua con la distruzione della spiaggia per far posto ad una “darsena”, ugualmente priva di valutazioni ambientali favorevoli, utilizzabile solo da mercantili volanti in grado di superare i bassi fondali in piena spiaggia per potere attraccare a Catania.
Pare che il solerte dirigente portuale consideri onesto deviare un torrente protetto dalla Legge 431/85 per come è stato deviato il Torrente Acquicella con fredda e predeterminata volontà da più soggetti in concorso.
Pare che consideri onesto avere protervamente mantenuto dal 2000 al 2007 una istruttoria irregolare per assegnare al dott. horribilis causa Caltagirone, tutto il futuro ampliamento portuale e farvi costruire 400.000. metri cubi di edifici speculativi ed abusivi sulla spiaggia maldestramente camuffati da “porto turistico”.
Infine pare che il solerte difensore del porto oggi commissariato, consideri un successo e non un fallimento vantarsi di 109 navi crociera nel 2011 ante dipartita MSC : vantarsi cioè di una sola nave per meno della metà di un anno; vantarsi della metà delle due navi strumentalmente mostrate come una conferma fotografica al vanto di stampa.
Ancora più indisponente il vanto dei 280.000. croceristi sbarcati nel 2011 che in realtà conferma l’insuccesso di 109 navi mezze vuote.
Del tutto esecrabile l’annuncio di un “2014 con otto navi” svelato il giorno dopo allo stesso giornale come falso da un preciso comunicato della agenzia marittima di riferimento.
Se infine il dirigente ed il commissario portuale continuano entrambi a tacere e consentire che gli stessi 280 mila croceristi vengano tuttora “invogliati” da sbarre e guardie armate ai cancelli del porto, a trattenersi nel centro commerciale “Vecchia Dogana” all’ interno del porto in danno degli esercenti di una Catania che lo sopporta così malamente gestito, il quadro è completo e per nulla edificante.
Comitato Porto del sole ”
Spero vogliate appurare giornalisticamente il degrado che negli ultimi
5 mesi ha coinvolto ulteriormente la situazione del porto di Catania.
La maggiorazione dei costi imposti dall’autorità portuale (motivo della fuga dell’MSC) viene giustificata dall’alta qualità dei servizi,
vi prego di farvi una passeggiata al porto e vedere la disorganizzazione, la sporcizia e l’assenza di manutenzione esistente ad oggi. Per non parlare di un Ente al collasso.
Grazie
Scusate ma per decreto ministeriale il commissario dell’autorità portuale di catania non doveva concludere oggi il suo mandato ? O verrà premiato con la conferma aal presidenza dello stesso ente come premio per i misfatti fatti in soli 6 mesi per sua diretta ammissione di non competenza del settore ?
Mi auguro che la vecchia politica delle poltrone regalate sia una regola in scadenza. Catania vorrebbe ricrescere e non affogare nelle mani di burocrati sponsorizzati.