Amnesty International si sta impegnando in una campagna “Contro la mortalità materna”, una delle più gravi conseguenze della povertà. Ce lo ricorda il gruppo catanese Italia72.
“Ogni anno, nel mondo, 350.000 donne muoiono per complicanze legate alla gravidanza e al parto. La maggior parte di queste morti potrebbe essere evitata garantendo cure mediche accessibili e tempestive.
Non si tratta soltanto di un’emergenza sanitaria mondiale, ma di uno scandalo per i diritti umani!
La mortalità materna spezza e impoverisce intere famiglie e lascia centinaia di migliaia di bambini senza l’affetto materno.” (Amnesty.it)
Fino al 12 dicembre, è possibile sostenere la campagna di Amnesty con un messaggio al numero 45506, inviando un sms del valore di 2 euro da cellulare privato Tim, Vodafone, Wind, 3 e CoopVoce o chiamando lo stesso numero da rete fissa e donare così 5 o 10 euro da Telecom Italia oppure 5 euro da Infostrada.
Grazie alle donazioni Amnesty International potrà realizzare una serie di interventi concreti in Perù, uno dei paesi con il più alto tasso di mortalità materna di tutta l’America Latina, in Sierra Leone, dove, più che in qualsiasi altra parte del mondo, le donne rischiano di perdere la vita durante il parto, in Burkina Faso, dove ogni anno 2000 donne muoiono per complicazioni legate alla gravidanza, e nei ricchi Stati Uniti d’America in cui, nonostante la spesa sanitaria sia tra le più alte nel mondo, a morire sono ancora le donne che appartengono a minoranze etniche o a comunità native.
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