Rifondazione Comunista sullo scandalo porto turistico Acqua Marcia

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COMUNICATO STAMPA
Si è svolta oggi Sabato 9 ottobre alle ore 11, presso la sede di Rifondazione Comunista, via S. Orsola n. 30, la conferenza stampa sul tema:
Ritornano le mani sulla città: il porto di Catania stravolto da tonnellate di cemento.
Il TAR autorizza un centro commerciale di 400.000 mc denominato “porto turistico”, in violazione del Piano Regolatore del Porto vigente.
La sentenza del TAR “conclude” una conferenza dei servizi scandalosamente aperta dal 2001.
Il progetto Acqua Marcia falsifica la planimetria del porto, rimuovendo il torrente Acquicella dal suo alveo  naturale  e “spostandolo” a sud,  in violazione della legge Galasso n. 431/1985.
Esposto di Rifondazione Comunista ed appello al Presidente della Repubblica ed al CSM
L’iniziativa è stata introdotta da Marcello Failla, responsabile politiche comunali di Rifondazione Comunista, che ha denunciato lo scandalo del porto turistico presentato dalla società Acqua Marcia.
Il 30 ottobre 2001 il comune di Catania indisse una conferenza dei servizi per l’esame di cinque domande di concessione di parti del demanio marittimo, “ha detto Failla”, allo scopo di realizzarvi strutture dedicate alla nautica da diporto.
In quella riunione buona parte delle autorità presenti (Regione,Circoscrizione doganale, genio civile, Sovrintendenza ai BB. CC. AA., Ufficio del territorio del Ministero delle Finanze, Comando provinciale dei Vigili del Fuoco ecc.) considerarono tutte le proposte presentate in netto contrasto con il Piano Regolatore del Porto e con la legge Galasso n.431/1985 ed espressero un deciso parere negativo.
Ma il comune di Catania pensò bene di non concludere la riunione, che fu invece sospesa per tre anni, fino a quando l’1 settembre 2004 il sindaco Scapagnini inopinatamente richiese alle imprese l’aggiornamento dei progetti, sulla base di una semplice ipotesi di Piano Regolatore del Porto che, lungi dall’essere vigente, qualche anno dopo, l’8 novembre 2007 fu addirittura bocciato alla unanimità dalla IV commissione del consiglio comunale di Catania.
A questo punto si è verificato il colpo di scena: su richiesta della società Acqua Marcia, il TAR ha nominato un commissario ad acta per esaminare i progetti presentati dalle imprese.
Il commissario si è così sostituito alla conferenza dei servizi ed a tutti gli enti colà rappresentati, per approvare proprio il progetto Acqua Marcia, che, in violazione del PRP prevede l’edificazione di 400.000 mc di cemento per alberghi e centri commerciali.
Ma per poter ampliare l’area interessata, il progetto Acqua Marcia è stato corredato da planimetrie false, che spostano più a sud il corso del torrente Acquicella.
Al danno quindi anche la beffa: sulle cui rive del torrente Acquicella dovrebbe essere così realizzato il porto turistico, in violazione della legge Galasso n.431/1985 e mettendo a rischio di disastro idrogeologico l’intera zona del porto”
Ha quindi preso la parola Pierpaolo Montalto, segretario provinciale di Rifondazione Comunista che ha annunciato la presentazione di un esposto alla procura della repubblica e l’invio di una lettera denuncia al presidente della Repubblica , anche nella qualità di presidente del CSM.
“Il danno che avrebbe la città dal porto turistico Acqua Marcia sarebbe enorme e, soprattutto irrimediabile,”ha detto Montalto”, perché si trasformerebbe un’area di pubblico servizio e di grandi potenzialità economiche, come il porto di Catania, in un immenso centro commerciale privato.
A seguito della decisione del TAR, si registra oggi, tardivamente il dissenso dell’attuale sindaco di Catania e di quella stessa Autorità portuale, corresponsabile dell’irregolare prosecuzione del procedimento.
Rifondazione Comunista è una forza politica che ha a cuore il futuro della nostra città ed il completo rispetto della legalità e con la propria iniziativa intende avviare una battaglia per impedire che Catania sia scippata del suo porto e delle sue possibilità di sviluppo, attraverso il compimento delle gravi irregolarità compiute in questi anni.”
Partito della Rifondazione Comunista-Federazione della Sinistra
Federazione di Catania
Il responsabile politiche comunali
Marcello Failla

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