Tratto e rielaborato da: Catania possibile anno n°13 – 22-29 gennaio 2009 – pagina 3 – non firmato
C’è anche l’ex sindaco di Catania Angelo Lo Presti tra i condannati dalla quinta sezione del tribunale di Palermo per aver stipulato un patto scellerato
tra mafia, imprenditoria e politica. L’accordo tra l’azienda romana Asset Developpement e le famiglie di Villabate era stato messo in piedi per realizzare un centro commerciale da 300 milioni di euro. Lo ha stabilito il 19 gennaio 2009 la sentenza di primo grado. L’ex sindaco di Catania Lo Presti si è beccato una condanna a quattro anni e sei mesi in prima istanza, per avere, secondo i giudici di Palermo, simulato una consulenza per la Asset attraverso la sua società con sede a Malta. Il compenso pattuito sarebbe stato poi girato come tangenti ai veri destinatari.
Lo Presti è una vecchia conoscenza per i catanesi. Esponente prima del Psdi, poi del Ccd, è stato sindaco di Catania nel 1992 alla guida di una giunta dc-pri-pli. E’ stato indagato e poi prosciolto, da assessore della giunta Bianco, nell’inchiesta sulla gestione dell’Agenzia per lo sviluppo economico e occupazionale. Nel 95, come presidente di cooperative, altro rinvio a giudizio per abuso d’ufficio e falso in bilancio seguito poi da un’assoluzione. Nel 96 viene, invece, archiviata la sua posizione nell’inchiesta sui cottimi fiduciari al Comune di Catania nell’89.
Link all’articolo di Repubblica: sicilia-scandalo-del-centro-commerciale-arresto-lo-presti
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