E’ di qualche giorno fa la notizia della richiesta di rinvio a giudizio per sette persone, tra cui il direttore dell’Urbanistica Biagio Bisignani, a cui vengono contestati il reato di abuso di ufficio e falso ideologico. Indipendentemente dall’esito del procedimento, il rinvio
Chi ha detto di amare Catania e di volersi impegnare per il suo sviluppo, per lo più ha inteso questo sviluppo come crescita edilizia perché l’edilizia è stata considerata, ed è considerata tutt’oggi, non sempre a ragione, il settore trainante dell’economia. Ne
Sembra incredibile ma è vero. Qualcuno ha riproposto il progetto di un supermercato in via Palazzotto, là dove, nel 2015, la direzione urbanistica aveva negato il permesso di costruire e ricevuto da Tar e CGA la conferma della legittimità del proprio diniego.
Qualcuno, Totò, riuscì a vendere la fontana di Trevi a un ingenuo italo-americano. A Catania l’idea è piaciuta. Da qualche tempo, infatti, viene pubblicizzata la vendita di un lotto di terreno adiacente al centro commerciale Porte di Catania. Si tratta di un
Questa volta siamo in via del Rotolo, ma la situazione non è diversa da quella che abbiamo visto in via Acireale o in via Messina. Si demolisce un edificio esistente e, facendosi forti di quanto prevede la legge regionale n.6 del marzo
Permettere ad una ditta privata di costruire un supermercato in uno spazio destinato a servizi pubblici, in particolare ad una scuola, è lecito ed ammissibile. Pare che lo abbiano affermato due ispettori inviati dalla Regione per verificare la correttezza del permesso di
I lavori di ristrutturazione dell’ex Monte di Pietà (oggi di proprietà della famiglia Proto, la stessa che gestisce la discarica Oikos di Motta S.Anastasia) rispettano le norme urbanistiche? gli scavi producono danni archeologici? Argo si è interrogato su questi lavori, sui permessi
Un Piano Regolatore, ormai denominato PUG, di là da venire. Mancano ancora gli studi agricolo-forestale, geologico, demografico, socio-economico ed archeologico, richiesti dalla nuova legge urbanistica regionale, come ha ammesso l’assessore Enrico Trantino in una
Alla fine l’abbiamo spuntata. Siamo riusciti ad incontrare, on line, la Commissione urbanistica del Comune di Catania a cui avevamo chiesto una audizione, come previsto dal Regolamento dello Statuto Comunale. Sotto altre latitudini sarebbe un fatto normale. Ma qui fa notizia. Non
Addio scuole, verde pubblico, centri di quartiere. La città di Catania deve rassegnarsi a perderli, perché la Direzione Urbanistica da tempo concede a privati di realizzare edifici, per lo più a carattere commerciale, in aree che il Piano Regolatore destina a servizi