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Un teatro (greco-romano) sotto il balcone

Edificato in diverse riprese, fra epoca greca e i primi due secoli dell’età imperiale romana, adagiato su un fianco della collina di Montevergine, su cui sorgeva l’antica acropoli di Catania, dopo un restauro protrattosi per quasi mezzo secolo (le prime demolizioni delle

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A colpi di pietre

A poche settimane dall’allarme sicurezza a Librino lanciato dalla Periferica, un’altra aggressione ai mezzi pubblici. Gli autisti dell’Amt potrebbero sospendere il servizio urbano per Librino. Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti denunciano l’ultimo “assalto” a un mezzo dell’Amt nel quartiere catanese (il

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Occhi aperti su Corso Martiri della libertà

La presentazione del progetto Fuksas sul Corso Martiri della libertà non elimina le perplessità e non dipensa le forze sociali dal ruolo costante di controllo sull’operato della amministrazione comunale e dei proprietari privati: sono in discussione la vivibilità e la bellezza del

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L'incompiuta di …Giarre

Tratto da: 160 incompiute, miliardi bruciati, di Rosario Battiato, in QdS dell’11 agosto 2009 Ci sono incompiute che fanno ormai parte della storia della musica, ce ne sono altre che potrebbero benissimo entrare a far parte della storia delle opere pubbliche e

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Che fine farà la Vespucci?

Sembrerebbe una trovata da teatro dell’assurdo… Eppure è la verità. L‘edificio scolastico che ospita l’istituto comprensivo A. Vespucci sarà molto probabilmente demolito per essere ricostruito pochi metri più in là. E non perchè la struttura sia fatiscente o inadeguata. Si tratta anzi

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Attenti a quei due

Scapagnini e D’Urso: una coppia su cui puntare, che si tratti di parcheggi o di waterfront sono sempre i protagonisti principali. Sui parcheggi attendiamo gli esiti del lavoro della magistratura, sul waterfront esprimiamo fortissime preoccupazioni. I fatti sono ampiamente noti.  Scapagnini, ottenuta

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Il Waterfront del commercio

Del Piano regolatore di Catania da tempo non se ne sa più nulla. In Città, però, assistiamo a una miriade di “piccoli” interventi, che producono nuove costruzioni e modificano, di fatto, il territorio. Senza un’idea, un disegno complessivo, Catania “cresce”. Ma tutto

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Rischio sismico, addio fondi

L’esposizione al rischio sismico degli edifici scolastici siciliani e’ sconfortante, come evidenzia già nel 1999 l’ampio studio denominato “Censimento di vulnerabilità degli edifici pubblici, strategici e speciali nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia”, diretto dal Prof. Franco Barberi