Scapagnini e D’Urso: una coppia su cui puntare, che si tratti di parcheggi o di waterfront sono sempre i protagonisti principali. Sui parcheggi attendiamo gli esiti del lavoro della magistratura, sul waterfront esprimiamo fortissime preoccupazioni.
I fatti sono ampiamente noti. Scapagnini, ottenuta la proroga governativa (al 30 aprile 2007) quale Commissario delegato per il traffico e la sicurezza sismica, indice,a fine mandato, un appalto –in project financing – relativo alla viabilità di scorrimento da via Del Rotolo a Piazza Europa, il famoso waterfront. (Per una più completa ricostruzione vedi ad esempio l’articolo di Antonio Condorelli, Catania: sul mare, cemento e negozi).
In sostanza, l’ex sindaco invece di utilizzare la proroga per completare le opere in corso, come denunciò allora pubblicamente il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Guido Bertolaso (secondo cui già dal 5 dicembre 2006 non si sarebbero potute indire nuove gare), avvia, senza alcun passaggio in Consiglio Comunale, un nuovo progetto il cui costo è valutato in 10 milioni di euro.
D’Urso, nella qualità di RUP della viabilità di scorrimento, fornisce nuove prescrizioni funzionali rispetto al suddetto progetto. L’importo complessivo dell’opera passa, così, da 10 a 115 milioni di euro, coerentemente con l’obiettivo di trasformare il viale Ruggero di Lauria in un “centro commerciale sul mare”. E si tratta di interventi imponenti come testimoniano i dati: 400.000 metri cubi di sbancamento, 66.000 metri quadrati per la sistemazione della nuova viabilità, 55.900 metri quadrati per centri commerciali e culturali, e 47.000 metri quadrati per parcheggi, che si sviluppano da un’altezza di tre piani in giù. La convenzione, tra l’altro, prevede, dopo i 38 anni, la possibilità del riscatto delle opere realizzate “pagando il solo prezzo di costruzione esclusa la viabilità e gli espropri” dopo averlo scontato gestendo le strutture per 38 anni!
Se tutto questa si concretizzerà, l’unico risultato certo sarà quello di impedire ai catanesi il libero accesso al lungomare. Di fronte a tutto ciò Cittainsieme e altre Associazioni “esprimono un deciso no al progetto così come riportato sugli organi di stampa; chiedono a gran voce che il Sindaco e l’Assessore all’Urbanistica si rendano disponibili il prima possibile ad un dibattito pubblico con i cittadini in modo da fornire tutte le spiegazioni che quest’ultimi riterranno opportuno richiedere; esortano le associazioni ed i cittadini catanesi – in particolar modo i residenti del quartiere Ognina Picanello – ad unirsi al nostro grido di indignazione affinché il silenzio delle istituzioni di questa città non continui ad incombere anche su questa vicenda e possa essere scongiurato l’ennesimo scempio della città che allontanerebbe, a colpi di cemento, i catanesi dal mare.”
Leggi l’articolo di A.Condorelli nel nostro archivio
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