Un processo, quello a Mario Ciancio, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, che dovrebbe essere, vista l’importanza del personaggio, al centro dell’attenzione. Il dibattimento procede, invece, a fari spenti, come se alla Città non interessasse interrogarsi sulla propria storia. Per rompere
Oggi ricorre il trentaduesimo anniversario della morte di Giuseppe Fava. Catania ricorda il tragico avvenimento con una serie di manifestazioni. Quest’anno a porre fiori sotto la lapide che ricorda l’omicidio del giornalista e scrittore non ci sarà la figlia Elena, presidente della
C’è un “Arcobaleno in città” di cui quasi nessuno si è accorto. Solo una piccola targa, affissa alla bacheca di ‘Casa Vaccarini‘, l’elegante struttura riaperta alla fruizione almeno fino all’8 dicembre, ricorda la sua esistenza. Se la casa del grande architetto, che
Per avere speso la sua vita “a difesa dei più deboli, degli svantaggiati, nonché per una società più giusta, libera e democratica, per le sue battaglie civili contro la mafia e per quello che insegna e ha insegnato a noi giovani”. Con
Del libro “Catania bene” si è parlato poco, ieri l’altro, a Palazzo Platamone. Il testo edito da Mondadori è diventato più che altro il pretesto per parlare di mafia, episodi, testimonianze, racconti di vita vissuta, alla presenza dell’autore, il magistrato Sebastiano Ardita.
La stessa data per la nascita e per la morte. E’ nato e morto il 15 settembre don Pino Puglisi, figlio di un calzolaio e di una sarta, ucciso dalla mafia tre anni dopo essere divenuto parroco di una chiesa di Brancaccio,
Si chiamava Liliana Caruso e aveva solo 28 anni quando è stata uccisa dalla mafia. Una storia questa, raccontata su Repubblica da Turi Caggegi nel ’94 e poi ripresa nel sito ‘Vittime della mafia, per non dimenticare’, che ha creato un archivio
Dovrebbero giocare e studiare e invece, spesso, svolgono quello che Save The children chiama “lavoro ingiusto”. Sono solo dei ragazzi che diventano preda di gente senza scrupoli. Lo sfruttamento del lavoro dei minori nel nostro territorio è una realtà molto diffusa e
“In Sicilia, far vivere i valori di libertà e democrazia significa combattere contro chi, come la mafia, vuole corrompere questi valori”. Con queste parole, agganciandosi al 25 aprile appena trascorso, il Magnifico Rettore Giacomo Pignataro ha introdotto il convegno dal titolo “Mafia,
Le foto di Tony Gentile, autore fra l’altro del celeberrimo scatto che immortala Giovanni Falcone e Paolo Borsellino in un sorriso complice, sono state al centro di una giornata di studi sul contributo che può dare la fotografia alla ricerca storica. L’occasione
Niscemi 4 aprile 2015. Nei volti dei tanti giovani e meno giovani che hanno dato vita alla manifestazione davanti alla base della Marina militare statunitense si leggeva la gioia di una prima vittoria e la voglia di ribadire il no, senza se