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C'è un futuro per l'Antico Corso?

‘U Cursu’, il cuore più antico della città, prova, ancora una volta a ritrovare una sua identità. Alla fine di giugno, per conto dell’iniziativa “Idee per l’Antico Corso”, due laureandi in ingegneria, Enrico Cavalli e Giorgio Alecci, hanno esposto in due piazzette

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Ripensare Catania (e i catanesi)?

Una sgargiante copertina arancione attira subito l’attenzione sull’ultima iniziativa di Andrea Vecchio, imprenditore catanese noto per la sua pubblica opposizione al sistema del racket mafioso e attuale presidente della locale sezione dell’ANCE, l’associazione confindustriale dei costruttori edili. L’idea è, apparentemente, semplice: chiedere

Viaggio nel sottosuolo di Catania

Un vero “Viaggio nel sottosuolo di Catania”, interessante e per un certo verso emozionante, quello che è stato presentato giovedì 25 presso il dipartimento di Architettura e urbanistica.Con l’aiuto di mappe e fotografie, Franco Politano, del Centro Speleologico Etneo, ha condotto il

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Catania, idee e progetti per l'Antico Corso

L’assenza, a Catania, di un nuovo Piano Regolatore Generale ha determinato in tutte le zone della Città interventi disorganici, frutto di varianti e/o dell’utilizzo di finanziamenti esterni. Da troppi anni a fronte di un dibattito che, come nel gioco dell’oca, è più

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A cento passi dall'Experia

Dopo il violento e immotivato sgombero dei locali dell’ ex cinema Experia, pochi inguaribili ottimisti avrebbero scommesso sulla possibilità che  le attività, sociali e politiche del Centro Popolare sarebbero proseguite. Oggi, quei temerari sognatori sarebbero invidiati da tutti. Nello spazio esterno all’Experia,

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Il tirante invisibile

Non tutti i nostri lettori hanno l’età per ricordare quelle mostruose strutture in ferro alte 2 metri che furono collocate nelle strade del centro, a ridosso dei marciapiedi, per abbattere la barriera architettonica costituita dall’altezza del marciapiede e ci vollero  decenni perché 

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Così gli allori marca "Liotru"

Una laurea honoris causa frettolosa e blindata e una contestazione pacifica, decisa ma ignorata dalla stampa e quindi, purtroppo, poco visibile. La prima nell’aula magna del palazzo centrale dell’Università di Catania, presenti ospiti eccellenti, dalla ministra dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo all’editore, e non

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