In gruppo attorno ad un gioco da tavola, in coppia davanti ad una scacchiera, da soli a provare i pattini a rotelle. Sono i ragazzi di Monte Po, che hanno appena montato la tenda di Mani Tese e la stanno allestendo indulgendo
Turchia, a pochi chilometri dal confine siriano. E’ qui che si trova il nostro amico Giovanni Sciolto, operatore umanitario, blogger dalla prosa poetica, esploratore delle marginalità umane e sociali, ieri a Catania, oggi in altre parti del mondo. Prima di essere mandato presso
Una targa per l’aula 2 del dipartimento di Scienze Umanistiche che ora si chiama aula Stefania Erminia Noce, e “un attestato di carriera in Lettere”, al posto di una laurea honoris causa ancora lontana. L’aula è stata intitolata a lei e la pergamena
Una chiesa gremita e un bellissimo titolo, “Con il Vangelo nelle periferie esistenziali secondo l’insegnamento di Papa Francesco”, per il Convegno Diocesano della Caritas, tenuto sabato scorso al Seminario Arcivescovile. Le ‘periferie esistenziali’ di cui si è parlato sono state però solo
L’immaginazione dei bambini è oggi ancora condizionata verso l’acquisizione di ruoli di genere stereotipati. Per combattere contro le gabbie culturali, Barbara Imbergamo, ricercatrice nel campo della sociologia, di origine catanese, ha inventato e realizzato le carte Cuntala, ‘raccontala’ in dialetto siciliano. Create
Sembra un bazar e in un certo senso lo è. Nel seminterrato di via Montenero 8, sede del mercatino di Mani Tese, trovi infatti di tutto, capi di vestiario, giocattoli, oggetti per la casa, mobili, libri. Tutto rigorosamente usato. Raggruppati in un
14 febbraio a Catania, come in altre città della Sicilia, d’Italia, d’Europa, del mondo. L’evento globale One Billion rising for Justice ha preso corpo per il secondo anno consecutivo a piazza Università, con le adesioni di Le Voltapagina/Se non ora quando? Catania;
Una spesa medica imprevista, un debito che non si riesce a saldare, le tasse universitarie da pagare, il pericolo di restare intrappolati nelle maglie dell’usura: tutte situazioni che ormai sono all’ordine del giorno e non solo per casi marginali. Le chiamano ‘le
Invincibili e disconosciute. Saranno patologie incurabili fino a quando l’ambiente non sarà bonificato. Il killer, infatti, è proprio l’aria che ci circonda, i prodotti chimici che usiamo per la pulizia del nostro corpo e della nostra casa, le industrie che inquinano, insomma
Barbarie. Così dobbiamo dire se vogliamo dare un nome alle vessazioni, alle violenze fisiche e psicologiche alle quali vengono sottoposti i bambini di Gerusalemme est dalla polizia israeliana. Lo denuncia un video prodotto e distribuito da Israel Social TV di cui Mediterranea,