Una celebrazione eucaristica per ricordare i valori della pace e della vita proprio là dove si vorrebbe costruire uno strumento di guerra e di morte. La celebrazione è’ stata organizzata dal Punto Pace Pax Christi di Catania e si è svolta domenica
Ci sono i magi, arrivati anzitempo, la Madonna e San Giuseppe, ma nelle grotte e nelle capanne trovano posto personaggi non canonici, non solo i pastori del Presepe tradizionale ma insieme ad essi, alcuni oggetti e delle foto. E’ diverso, singolare, forse
Giovanni Piro è tornato a casa. Nella sua casa, la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, luogo dell’accoglienza per antonomasia, la sua, ampia, universale, oltre l’ecumenismo. La salma dell’indimenticato sacerdote, umile e generoso, è stata traslata domenica 14 ottobre dal cimitero di
Parla da uomo di Chiesa don Salvatore Resca, aprendo ieri sera – davanti alla scalinata della parrocchia Santi Pietro e Paolo – la serata in cui CittàInsieme e altre diciotto associazioni catanesi hanno scelto di ricordare le vittime dei delitti di mafia,
Un camper coloratissimo, attrezzato per l’animazione itinerante e pensato per creare allegri momenti di incontro ma anche occasioni di socializzazione e di apprendimento. E’ Straludobus, un servizio di animazione di strada che propone giochi tradizionali, danze, travestimenti e laboratori creativi. Per chi?
Proponiamo in questa giornata una breve riflessione tratta da una omelia di don Pino Ruggieri di qualche anno fa. Un invito a capire il senso della Pasqua, e della vita, al di là di facili fughe nello spiritualismo. Svegliarsi. E’ questo il
Sacro e profano, cultura greca, araba e spagnola, senso religioso e teatralità. Questo, e altro ancora, caratterizza i riti della Settimana Santa che assumono forme diverse in ogni paese della Sicilia, con costumi, statue e scenografie peculiari. Una raccolta sistematica di questi
Nell’aula 3 dei Benedettini, ci si ritrova dopo un anno a parlare del tema della legalità all’interno dei festeggiamenti per la patrona di Catania. Purtroppo, sul piano pratico, poco è cambiato. Il sindaco, che non ha ritenuto necessario intervenire o inviare un
Non è una ricostruzione storica quella compiuta da Raniero La Valle in “Quel nostro Novecento”, presentato sabato pomeriggio nella chiesa di piazza Falcone. E’ il racconto di una esperienza vissuta dall’autore e arricchita dalle “glosse” di altre persone che hanno incrociato il
Un bambino debole, non per intenerirsi e non solo per riscoprire la dolcezza dell’innocenza e degli affetti, ma per aprire un interrogativo sulla possibilità di conoscere il volto di Dio. E’ questo il Natale nella riflessione proposta da don Pino Ruggieri alla