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No Ponte Awards, anche Argo tra i premiati

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In un clima allegro nonostante il tema sia molto serio, mercoledì 27 agosto, a Torre Faro, là dove dovrebbe essere costruito il pilone siciliano del Ponte sullo Stretto, si è svolta la terza edizione dei No Ponte Awards, organizzata dal Comitato No Ponte Capo Peloro.

Sono stati assegnati premi e menzioni speciali a chi si è distinto a sostegno della causa No Ponte, ma anche ‘riconoscimenti al contrario’ per i Si Ponte più agguerriti, di cui sono stati messi in risalto iperboliche amenità e fake news.

A gestire la serata Daniele Ialacqua con le sue battute spiritose dal retrogusto piuttosto amaro, sempre attivissimo insieme alla consorte Mariella Valbruzzi.

Hanno suscitato l’ilarità dei presenti le citazioni di frasi quantomeno ‘eccentriche’ pronunciate da personalità istituzionali come il ministro Tajani, orgoglioso che “possano partire i lavori per la più grande opera ingegneristica mai costruita in Italia: il ponte a navata unica più lungo del mondo”. O come la parlamentare Matilde Siracusano, che ha definito il ponte “strategico e necessario” essendo la Sicilia “unica grande isola al mondo così vicina al continente a non avere un collegamente stabile con la terraferma”.

Casa Cariddi - Sala

Sono state ricordate con ironici applausi anche le dichiarazioni di Vannacci sulla valenza militare del Ponte che garentirebbe “lo spostamento di equipaggi e mezzi da una parte all’altra dell’Europa” (magari in direzione est-ovest!) e il paragone salviniano con la cupola di Brunelleschi, da cui (ironia della sorte) erano appena cadute alcune pietre.

La festa si è svolta nei locali dell’ex ufficio postale di Torre Faro, presi in affitto dagli attivisti per farne un “centro di resistenza No Ponte”, a cui è stato dato il nome di Casa Cariddi. Qui si svolgono conferenze e dibattiti per approfondire argomenti impegnativi come le ricadute ambientali dell’attuale progetto di Ponte o le sue criticità di tipo strutturale, ma anche altri tipi di attività non immediatamente riconducibili al tema del Ponte, come è avvenuto con il corso di uncinetto, il laboratorio di teatro-danza o la passeggiata artistica tra i vicoli di Capo Peloro, “borgo carico di fascino e di storia” da riscoprire e valorizzare.

La possibilità di trovarsi insieme e di socializzare sta contribuendo a costruire comunità, a legare tra loro persone accomunate dall’interesse per il proprio territorio e dal desiderio di difenderlo. Una comunità che ha anche il pregio di mettere insieme persone di ogni età, dagli anziani ancora attivi e combattivi, come la ultranovantenne Lidia Minniti, ai giovani convinti e disponibili, a cui è stato dato un riconoscimento per l’impegno a mantenere aperto e fruibile il centro anche durante l’estate.

Tra i premiati, non presenti, della categoria No Ponte anche il costituzionalista messinese Michele Ainis che ritiene che il Ponte – da lui definito “un’astronave sospesa tra due mulattiere” – violi il principio costituzionale di tutela del paesaggio. Ma anche il parlamentare di Europa Verde Angelo Bonelli, detto l’Angelo degli Esposti per le sue attività di denuncia e il teologo Antonio Spadaro che del Ponte ha sottolineato la specificità culturale, il genius loci.

Presente, invece, con un intervento pacato ma incisivo, il professore Antonino Risitano dell’Università di Messina, che ha ribadito il suo no a “questo” ponte: “la scienza non mi dice che un ponte non debba esserci, mi dice che questo ponte non può essere costruito”.

Presenti tra i premiati anche Nino Mostaccio di Slowfood e Antonella Donato dell’Associazione pescatori Feluche dello Stretto. Una menzione speciale è andata anche al nostro blog, “Argo, cento occhi su Catania”, con una motivazione molto articolata che riportiamo in calce.

medaglia Awards No Ponte

Del sindaco Basile è stata sottolineata la totale incoerenza. Il suo è stato a volte un No, altre volte un Sì, o meglio un Ni, un Mah, un Boh. O forse un nuovo monosillabo che non esiste nella lingua italiana. Una posizione che è stata riassunta così “per motivi elettorali ho cambiato idea sul ponte più volte e non ho fatto sicuramente niente per contrastarlo, il ponte ormai c’è e ce lo teniamo e che Dio ce la mandi buona”.

Le richieste del sindaco di opere preliminari e compensative – scrivono ancora gli organizzatori del premio – “assomigliano agli ultimi desideri dei condannati a morte visto che la città sarà sepolta da cemento, cantieri e camion”. Basile ha, quindi, riportato un premio della “categoria Siponte, sezione Banderuola” .

Premiato, tra i Si Ponte, anche il sito on line Stretto Web, che si è distinto e continua a distinguersi per la “disinformazione pontista”.

Dei Si Ponte nessuno era stato, comunque, invitato perché, come hanno scritto gli organizzatori nel loro Comunicato Stampa, il nostro “è un premio ironico, divertente, ma non masochista”.

Ecco la motivazione del premio conferito ad Argo

menzione Argo

Non è facile trovare approfondimenti e costante interesse al di fuori della città di Messina sulla problematica Ponte sullo Stretto e sul suo catastrofico impatto sul territorio. Da anni però i suoi cento occhi seguono da vicino le vicende di Messina e della devastante opera che minaccia la città dello Stretto. Con lunghi e detagliati report (anche a puntate!) ha raccontato le nsotre battaglie, i nostri dubbi, il nostro impegno.

Ci legano agli amici di Argo, oltre che il riferimento al mito, sia esso il gigante dai cento occhi o la nave “da cui derivò la saga degli Argonauti, la bella quinquereme” che superò “gli scogli in cui andavano a sfracellarsi i naviganti della terra delle Sirene, Scilla e Cariddi”, anche il costante impegno a rompere il monopolio dell’informazione, a dare voce ai cittadini/e, e a tutelare i territori da predoni vecchi e nuovi.

Nella speranza, anzi certezza, che i suoi occhi o la sua nave possano finalmente vedere la città dello Stretto festante per essersi liberata del mostro di cemento e acciaio, attribuiamo la menzione speciale della giuria del Noponte Awards 2025, categoria “Noponte”, alla redazione del blog Argo – cento occhi su Catania.”

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