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Bosco di Monte Ceraulo a Mascalucia, una chiusura ingiustificata che danneggia la comunità

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una immagine dell'area giochi del Parco non ripulita

Avevamo gioito qualche anno fa della apertura al pubblico, a Mascalucia, del Bosco di Monte Ceraulo. Unica testimonianza dell’antico Bosco Etneo a bassa quota nel versante meridionale del vulcano, con un’area di ben 17 ettari e una rigogliosa vegetazione di macchia mediterranea.

La riapertura, avvenuta il 25 aprile 2022, si realizzava grazie ad un Patto di Collaborazione tra l’Amministrazione comunale e un gruppo di associazioni dedite alla tutela ambientale, gli “Amici del Bosco Ceraulo”. Il Comune curava la manutenzione ordinaria e straordinaria, mentre le associazioni si dedicavano alla promozione e tutela dell’area naturale. Ad arricchire questa esperienza si aggiunse, con un finanziamento di ‘democrazia partecipata’, anche la creazione di una bella e assortita biblioteca rivolta a grandi e piccoli.

A partire dal gennaio 2024, grazie ai fondi del Pnrr richiesti dall’Amministrazione comunale, sono cominciati i lavori straordinari di ripristino e manutenzione della struttura esistente tra cui il parcheggio, l’area attrezzata e lo staccionamento di confine. La fine dei lavori era prevista nell’estate 2024.

A maggio del 2025 non era ancora chiaro se i lavori fossero stati ultimati e il collaudo effettuato. L’allarme è scattato soprattutto quando non è stato rispettato il termine (15 maggio), stabilito dallo stesso Comune, entro cui dovevano esser ripuliti i sentieri e le aree verdi, e create le fasce tagliafuoco, al fine di scongiurare il rischio incendi durante la stagione estiva. Un rischio non così ipotetico, vista l’esperienza del grave incendio del luglio 2023, ancora presente nel ricordo della comunità locale, in particolare di coloro che risiedono nei pressi del bosco.

Neanche un mese fa, in data 22 maggio 2025, anche un articolo su La Sicilia denunciava che “Il Bosco Ceraulo versa in stato di abbandono con l’erba altissima”.

Nonostante il sindaco e la sua giunta avessero annunciato la riapertura del bosco entro giugno, il bosco è ancora chiuso. Sui social è stata annunziata solo la (tardiva) pulizia dell’area giochi e del parcheggio nel rispetto della campagna antincendio. Ma i sentieri restano “impraticabili e la strada Fondo Vacca (unica via di accesso per i mezzi antincendio) in stato di degrado”.

Lo leggiamo nella pagina Facebook de Gli Amici del Bosco Ceraulo, là dove è possibile riscostruire le tappe di questa vicenda, la crescita della partecipazione dei cittadini attorno alla richiesta di apertura e al progetto di tutela di quest’area, lo sconcerto per il silenzio dell’Amministrazione, inutilmente sollecitata da numerose lettere inviate via pec.

Da notare l’assenza dell’Amministrazione a momenti importanti come l’assemblea effettuata a settembre, in vista della riapertura, con la presenza di referenti del Dipartimento regionale e dell’Azienda Forestale, delle scuole del territorio e dell’Università.

Di più. L’Amministrazione risulta inerte e inadempiente anche davanti alla sollecitazione di dare al bosco una maggiore tutela normativa tramite il riconoscimento dell’area naturale come Sito di Interesse Comunitario (SIC). Un riconoscimento che permetterebbe al bosco di essere più protetto e al Comune di ricevere fondi per la sua cura e manutenzione.

Le associazioni non intendono andare allo scontro con l’Amministrazione, ma non demordono rispetto alla riapertura e s’interrogano sulla futura gestione del parco e sui tempi per la manifestazione di interesse nell’assegnazione della gestione da parte del Comune.

Per sollecitare una risposta che ancora non viene, è stata avviata una raccolta di firme per la riapertura del Bosco Ceraulo. Quasi cinquecento firme sono già state raccolte ed è ancora possibile firmare presso alcuni gestori di Mascalucia che hanno dato la loro disponibilità, il Bar Ottagono di corso San Vito 71, il Ferramenta colori G.Carmani di via Roma 205 A, la palestra Indoor Club 2.0 di via Wagner 9.

Ecco, in sintesi, il testo da firmare ed il modulo per la raccolta delle firme. Qui la richiesta di convocazione di un Consiglio comunale aperto per discutere della tutela e fruizione del Bosco, rimasta ad oggi senza risposta.

Ed ecco la simpatica vignetta di Riccardo

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