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BRT2, qualche passo avanti tra molte questioni irrisolte

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Le faccine ci sono state anche stavolta ma sono state utilizzate in modo più consapevole e soprattutto unanime. Parliamo del secondo incontro sul BRT2, svoltosi nel pomeriggio del 20 luglio presso il salone della parrocchia di san Luigi, a cui potevano accedere, per mancanza di barriere architettoniche, anche le associazioni di disabili.

La proposta di bus rapido, collegata alle altre infrastrutture di trasporto efficaci della città, metropolitana e BRT1, è stata presentata dai consulenti di Amts, i docenti universitari Giuseppe Inturri e Matteo Ignaccolo, con una maggiore contestualizzazione e precisione di dettagli, rispetto all’incontro precedente.

Il percorso, ad anello, avrebbe inizio dal parcheggio scambiatore di Nesima e proseguendo per via Ameglio raggiungerebbe viale Mario Rapisardi e via Lago di Nicito, fino ad arrivare a Piazza Stesicoro e da lì, risalendo per la via Etnea, tornare sul viale fino al parcheggio di partenza.

Su viale Mario Rapisardi, l’organizzazione del percorso prevede che la corsia del bus, per lo più protetta, sia posta al centro, fra le corsie per le auto, due per ogni senso di marcia. La pista ciclabile occuperebbe parte della carreggiata nel tratto in cui essa è più ampia (16 metri), mentre – nel tratto di minore ampiezza (12, 5 metri), di fianco all’ospedale Garibaldi Centro – condividerebbe le corsie delle automobili, la cui velocità sarà limitata ai 30 km orari (ancora troppo alta per garantire la piena sicurezza dei ciclisti!). La sosta varierebbe anch’essa in base all’ampiezza della carreggiata: su entrambi i lati della corsia protetta o su un lato solo della carreggiata.

Una soluzione che potrebbe ritenersi realistica ma che pone diversi interrogativi, come quello relativo alle ‘isole’ su cui dovrebbe avvenire la discesa e l’ingresso dei pedoni sul bus, o quello sulle concidenze tra le vetture, visto che la corsia dei bus è unica per i due sensi di marcia. Altra questione aperta è quella della distanza tra le fermate, previste ogni 400 metri (anziché gli attuali 250) per garantire una maggiore velocità commerciale, ma troppo distanti per soddisfare le necessità degli utenti di un’area molto densamente popolata e che ospita un gran numero di esercizi commerciali, scuole, servizi.

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Ancora. Per garantire la frequenza dei mezzi su questa linea, si corre il rischio che vengano sguarnite altre linee, che non potranno più garantire nemmeno le poche corse attualmente offerte.

Proprio in questo periodo sono disponibili corposi finanziamenti per l’acquisto di nuovi bus, anche elettrici e ad idrogeneo, e risulta che l’azienda stia provvedendo ad ammodernare la flotta, ma non ci giungono notizie relative a contestuali assunzioni di personale (autisti, meccanici…) per rendere effettivo il potenziamento del trasporto pubblico.

Tutte questioni che non sono state affrontate nel corso dell’incontro, a cui hanno partecipato, per l’Amts, il direttore Marino e gli ingegneri Caprì e Condorelli, oltre a due consiglieri della V circoscrizione e un paio di rappresentanti di residenti, Confcommercio, associazioni interessate alla mobilità (Legambiente, Catania Mobility Lab, l’associazione di disabili ‘Come Ginestre’).

Una rappresentanza scarna di cittadini, inferiore a quella presente al primo incontro, a cui avevano partecipato un maggior numero di consiglieri di circoscrizione.

Fuori luogo parlare di programmazione condivisa, si tratta di occasionali riunioni di tipo informativo, che servono all’azienda anche per tastare il terreno sul consenso alle proprie proposte. Sarebbe, tuttavia, utile pubblicizzare questi momenti di incontro con la cittadinanza, anche per far crescere il coinvolgimento e la sensibiità civica.

Il prossimo appuntamento è previsto per il due settembre nella ex rimessa di via Plebiscito, quando l’azienda dovrebbe presentare una rimodulazione del progetto, che tenga conto anche delle indicazioni emerse.

1 Comments

  1. Il servizio pubblico amts è una vergogna….servizio da terzo mondo una città metropolitana come viene definita che fa servizio fino alle 22:oo alcune linee anche alle 21:00 ….riguardo il viale Mario Rapisardi e uno scandalo e inconcepibile che un quartiere ad alta densità abitativa con numerosi negozi uffici scuole banche supermercati abbiamo in dotazione solo il 621 avendo tolto il 443 …il 621 non per niente celere e puntuale anzi spesso salta delle corse mettento in difficoltà gli utenti che vanno al lavoro o a scuola

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