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Raccolta differenziata, così non va

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Nel disastro generale, la buona notizia è che almeno in un’area della città, il lotto Catania Nord, la raccolta differenziata ‘porta a porta’, partita in ritardo a febbraio, funziona regolarmente.

I rifiuti vengono ritirati quotidianamente dagli operatori, secondo il calendario previsto, e se ancora si trovano sparsi qua e là sacchetti di spazzatura lungo i marciapiedi è perché alcuni cittadini non si dimostrano solerti e rispettosi delle regole.

A loro parziale discolpa c’è da da dire che, a parte la distribuzione delle locandine informative con il calendario, è mancata completamente la formazione. Non sono stati organizzati momenti di incontro per sensibilizzare i cittadini sull’argomento, non è stata spiegata l’importanza ambientale della differenziata, non è stato garantito che i materiali differenziati sarebbero stati conferiti correttamente alle diverse piattaforme.

Eppure la sensibilizzaazione, che si può fare anche nelle scuole, nei centri di quartiere, nelle parrocchie, è prevista dai capitolati degli appalti, e per farla i soldi ci sono, impegnati da appositi capitoli di spesa.

Del tema scabroso dei rifiuti a Catania, e in particolare della grossa questione della formazione, di grande importanza in una città con scarsi livelli di senso civico, ha parlato Mirko Viola di Città Insieme, intervistato su Radio Fantastica RMB.

In poco più di dieci minut, l’intervista ha toccato aspetti essenziali di un problema diventato drammatico per la città.

“Da anni siamo in una continua emergenza – ha detto Viola – servono interventi strutturali a livello comunale e soprattutto regionale, a partire dalla realizzazione di nuovi impianti”.

Gli interventi devono comunque essere pensati – ha spiegato – nell’ottica delle quattro R, Riduzione, Riutilizzo, Riciclo e Recupero. E ha insistito sulla Riduzione ricordando che la prima cosa da fare è evitare la creazione stessa dei rifiuti cominciando a riprogettare i prodotti che vengono immessi nel mercato.

Non meno importante la questione della trasparenza e della partecipazione,che dovrebbe essere garantita da un Osservatorio sui rifiuti, che Viola ricorda essere stato previsto da una legge regionale di 12 anni fa e mai realizzato.

Se i cittadini, riuniti nelle associazioni e nei comitati civici, svolgessero un’attività di verifica e di monitoraggio dell’andamento della raccolta e della qualità del servizio, saremmo – sostiene Viola – davanti ad una vera rivoluzione, che contribuirebbe anche a responsabilizzare i cittadini stessi.

La trasparenza, inoltre, faciliterebbe il contrasto al malaffare e alla corruzione, che sappiamo essere presenti in questo ambito, come confermano le inchieste di varie procure regionali. Le procedure macchinose ed “oscure”- ribadisce – diventano spesso terreno fertile per operazioni condotte dalla criminalità organizzata e da funzionari compiacenti.

Viola ha anche sottolineato la necessità di rivedere le modalità di funzionamento dei centri di raccolta, talora non disponibili a ricevere determinati materiali, con conseguente disincentivazione al conferimento; e ha sollecitato l’introduzione di incentivi economici, con sconti importanti per chi differenzia correttamente.

Un intervento incisivo e puntuale quello del segretario di CittàInsieme: la situazione non può continuare ad essere di continua emergenza, urge una sinergia tra cittadini e amministrazione che possa far superare l’attuale periodo di preoccupante degrado. Con gli occhi puntati sul passaggio di consegne alla nuova ditta che dovrà gestire, a partire dal 20 giugno, la raccolta nel lotto Centro.

Ascolta l’intervista a questo link

1 Comments

  1. Spesso gli Enti pubblici non vogliono la partecipazione dei cittadini perché li considerano un impiccio, un contrasto al loro lavoro. E così ci si acconge che dopo 5 o 10 o 15 anni non hanno ancora risolto i oroblemi, mentre la presenza di cittadini avrebbe ridotto i tempi ed aiutato la PA a superare certi ostacoli che la stessa Amministrazione, dal suo interno, non riesce a superare. Peraltro la partecipazione dei cittadini è prevista da norme regionali, nazionali ed europee.

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