Il Sunia di Catania, insieme alle associazioni La Ragnatela e Città felice, ha inviato a Sindaco e Prefetto una lettera aperta per chiedere che venga affrontata la difficilissima condizione dei senza tetto, particolarmente esposti in questo momento così difficile.
Fino ad ora non è pervenuta nessuna risposta dalle autorità in indirizzo, tanto che le associazioni hanno già inoltrato una sollecitazione e preparano una diffida per il Sindaco.
Firmato da molte altre associazioni e sindacati, l’appello (che pubblichiamo per intero) ritorna su un tema cruciale, già posto all’attenzione delle istituzioni da una precedente richiesta avanzata da altre associazioni.
In questo secondo appello si avanza anche una proposta: utilizzare, per l’accoglienza dei senzatetto, qualcuna delle strutture dismesse dell’Ex Ospedale Vittorio Emanuele, in cui potrebbero ancora essere disponibili attrezzature come letti e servizi igienici.
L’utilizzo, sia pure transitorio, di questi locali servirebbe anche a riaccendere i riflettori su un’area abbandonata e già sottoposta ad atti vandalici, oppure utilizzata come palcoscenico per avanzare ipotesi accattivanti (area museale, campus universitario) e vaghe, sulle quali i cittadini non vengono coinvolti.
Dimenticando che la decisione finale deve passare proprio dalla volontà dei cittadini ed essere discussa e approvata dall’organo che li rappresenta, il Consiglio Comunale.
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Nell’attuale situazione di emergenza, il Sindaco, autorità comunale di protezione civile, è chiamato comunque ad intervenire. E qualcosa sembra muoversi, per adesso solo sulla carta.
E’ di ieri l’ordinanza con cui viene attivato un Centro Operativo Comunale (COC) con sede in via Luigi Nobili 28, diversi numeri telefonici (095 7425108, 095 7425177, 095 7425178 , 095 7425179, 095 7425166) e un indirizzo email (emergenze.prociv@comune.catania.it) a cui i cittadini possono ricorrere per ricevere indicazioni ed informazioni.
Tra le funzioni di supporto individuate dall’ordinanza vi è l’organizzazione del “ricovero della popolazione presso strutture o aree apposite, con reperimento di edifici o altre strutture adatte allo scopo”.
Responsabili di questa funzione sono il dirigente delle Politiche Sociali, Francesco Gullotta, noto ad Argo per comportamenti non condivisibili quando dirigeva il Servizio Attuazione della Pianificazione dell’Urbanistica, e Clara Leonardi della Ragioneria Generale.
Che si passi dalle parole ai fatti non è detto. Tocca alle associazioni firmatarie e ai cittadini tutti vigilare sugli sviluppi della situazione e sulla opportunità e tempestività di eventuali interventi. Di tempo ce n’è ben poco.
Ecco il testo dell’appello, che ha per titolo “Oltre il danno la beffa”.
Al Sindaco, Al Prefetto
Restare a casa ma cosa fa chi una casa non ce l’ha ? Abbiamo chiesto in tanti di affrontare l’emergenza e intervenire nei luoghi in cui i senza tetto soggiornano numerosi alla ricerca di un pasto o di un ricovero per la notte.
Dormitori e mense sono luoghi di assembramento in cui non è assolutamente possibile rispettare le norme emanate dal Governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria.
Ma la mancanza poi di una casa, oltre alle tante limitazioni che comporta, preclude ogni forma di autoisolamento, misura fai da te che viene indicata come l’unica utile per sfuggire al contagio tanto più per soggetti debilitati.
Che senso ha ritenere ineluttabile che una parte ampia della popolazione sia esclusa dai comportamenti prudenti e dalle norme di prevenzione? Che senso ha lasciare la soluzione del problema alla buona volontà delle associazioni di volontariato che purtroppo hanno anch’esse serie difficoltà ad organizzarsi in questa fase difficile?
Abbiamo appreso dalla stampa che una delle palazzine dell’Ex Ospedale Vittorio Emanuele, chiusa da poco e lasciata senza motivo inutilizzata come il resto delle strutture del nosocomio, verrà utilizzata per coloro che hanno bisogno di ricovero a seguito del contagio da covid-19, perché allora non pensare di accogliere i senza tetto nelle altre strutture ospedaliere dismesse?
Lo ripetiamo da anni, in città necessitano spazi e alloggi per i più fragili anche con carattere di transitorietà in attesa di mettere a punto strategie a lungo periodo anche riqualificando i tanti immobili non più utilizzati come alloggi di edilizia residenziale pubblica o facilitando l’accesso agli alloggi del mercato privato predisponendo sostegni all’affitto e fondi di garanzia.
Pensiamo che le Istituzioni non possano voltarsi dall’altra parte, quello dei senza tetto è un tema di cui ci si deve occupare subito.
Quanto previsto dal Decreto del Governo del 16 Marzo in merito alla possibile requisizione di immobili pubblici o privati può essere un’indicazione, quello che chiediamo è che si lavori per trovare una soluzione prima di un possibile contagio o di una quarantena obbligatoria.
Chiediamo che immediatamente ci si adoperi per mettere in campo gli interventi urgenti. Sindacati e Associazioni firmatarie di quest’appello vigileranno dichiarando sin da adesso la propria disponibilità al confronto anche con le associazioni che si occupano d’accoglienza.
Firme
Sunia, La Ragna-tela, La città felice
Lila, Cgil, Cobas, Cobas scuola, Rete antirazzista catanese, Comitato D’Ove ripensare la città, Femministorie, LeSiciliane/Casablanca, Comitato popolare Antico Corso, CPO Colapesce, Associazione Rita Atria, Comitato Rodotà-Beni Comuni, ANPI, Circolo etneo Teresa Mattei, Associazione culturale Zo, Rifondazione comunista, Sezione PCI Olga Benario, Associazione Penelope-Coordinamento solidarietà sociale onlus, Comitato Librino Attivo, FuturLab, Catania Bene Comune, Cittàinsieme, Arci catania, Asia USB Catania, Oltre Frontiera, Aiab Sicilia, Rete fattorie sociali Sicilia, BioAs, #Restiamoumani#incontriamoci Catania, Chiesa cristiana evangelica battista via Capuana, Chiesa evangelica valdese, Libera Catania, Pax Christi, Federconsumatori Catania e Etna Sud, Impact Hub Sicilia, Fondazione Angelo D’Arrigo, Cooperativa Prospettiva, ADAS Associazione Difesa Ambiente e Salute, Free Green Sicilia, Trame di quartiere, Presidio Partecipativo del fiume Simeto, Associazione Cultura e Progresso, Akkuaria, Centro Astalli, UDI, Comunità di Sant’Egidio, Lega Ambiente, Il Giardino del sole, Shamofficine, Associazione Gammazita, Associazione Humanity, OdV Le stelle in tasca
Ed ancora: Aurelio Cantone, Antonello longo, Arturo Palermo, Maria Teresa Ciancio, Maurizio Palermo, Filippo Gravagno, Adriana Cantaro, Concetto Martello, Graziella Proto, Gisella Napoli,Tommasa Pappalardo, Leo Micali, Andrea Lamburi, Giuseppe Rannisi, Domenico Stimolo, Pinella Leocata, MariaStella Costanzo, Alice Valenti, Fabio Avitabile, Antonio Di Salvatore, Franco Zimbone, Monica Consoli, Rita Moschetto, Vincenzo Platania,Gaetana Venuti,Cristina Bonfanti, Dorotea Coco, Mariano Lo Faro, Monica Reina, Antonietta Scuderi, Santa Consoli, Alfio Lisi, Pinella Crimi, Salvo Consoli, Monica Parlato, Piero Casiglia,Maria Grazia Messina, Melita Lupo, Salvo Ponzini, Angelo Mascali, Marcella Rindoni, Loretta Colajanni, Claudia Grassi, Maria Teresa Ciancio, Domenica Greco, Maria Castro, Daniele Verzì, Maria Daniela Verzì, Maria Manuela Guglielmino,Daniela Di Dio, Grazia Frattallone, Giusi D’Angelo, Roberta Timpanaro, Emanuele Ungari, Salvo Vazzana, Anna Maria Crimi, Giuseppe Strazzulla, Giosuè Franco, Fabio Barone, Silvia Severino,Guido Celi, Giuseppe Verzì, Francisco Timpanaro, Biagio Tinghino, Giuseppina Fappiano, Silvio D’amico, Francesca Donati, Antonella Fragapane, Chiara D’arrigo, Paolo D’Arrigo, Agatino Giuffrè, Giuliana Calandrino, Bruno Rubino, Paola Mastrolembo, Anna Merli, Giovanna Paternò, Costanza Paternò, Angelo Giustolisi, Gianfranco Barbagallo, Rosa Piccone, Cristina Gutkowski,Licia Leib Dimino,Vera Costanzo, Maria Concetta Tringali, Franco la Magna, Elena Majorana, Maria Roccaro, Lorenza Mirone, Sergio Giambertone, Margherita Di Paola, Shadley Lombard, Tea D’Agata, Velia Trovato, Costanza Milazzo, Guido Raja, Lucia Coco, Ignazio Di Paola, Massimo Carrubba, Fabio Gaudioso, Giulia Calandrino,Sandra Barbagallo, Giovanni Miraglia, Tina Bonaventura, MiKi Barone, Patrizia Maltese, Daniela Cantarella, Salvo Spagano