Una collanina per imparare a raccontare

1 min read

storytellingRacconti per bambini, romanzi gialli, fumetti, opere teatrali hanno qualcosa in comune? L‘intreccio, risponde Carla Virzì, che ha provato a innestare le varie forme narrative sulle basi teoriche della sceneggiatura, da tempo molto strutturate.
Lo ha fatto in un compendio di scrittura che sarà messo a disposizione dei docenti – di vari ordini di scuole – che parteciperanno ad un concorso di storytelling previsto per la prossima primavera, “La collanina”.
Se a dare ritmo ad una storia – scrive Virzì – è “la sua ripartizione in atti, in punti di svolta, in fasi di crisi, in momenti determinanti, anche un racconto per bambini può beneficiare di un approccio scientifico alla scrittura, che nulla toglie alla libertà creativa”.
Ecco l’uso del termine storytelling che nasce non da una moda anglofona ma dal contenuto molto ampio di questa parola, che racchiude forme diverse di scrittura. Un corrispettivo in lingua italiana, ad esempio il termine contastorie, avrebbe dato – spiega Virzì – una connotazione “da racconto popolare”, molto più limitata.
Il concorso si rivolge agli alunni di scuola che vogliano misurarsi con la scrittura e fare nel contempo un percorso formativo. Possono partecipare le scuola secondarie di primo e di secondo grado. Le prime con un elaborato di gruppo, le seconde con elaborati a firma di uno o, al massimo, due autori. I partecipanti sceglieranno la sezione per cui concorrere: sceneggiatura, narrativa o graphic novel.
Avendo il concorso anche una finalità formativa, chi avrà compilato la domanda di iscrizione e versato la relativa quota, potrà scaricare il compendio di storytelling in formato pdf. Il 7 marzo 2017 è il termine ultimo per iscriversi e inviare i materiali.
Perchè ‘La collanina’? Perchè così si intitola il progetto di crowdfunding, a cui il concorso è collegato, che ha già prodotto racconti illustrati per bambini dai sei ai dieci anni. Una piccola collana o una collana per piccoli, dunque, ma non solo. Nella scelta del nome c’è anche “l’idea del viaggio, dello scambio, dell’incontro, evocata dal gingillo di una bancarella che mettiamo al collo mentre giriamo il mondo”. Si tratta infatti di storie di accoglienza e di multicultura, ispirate a bambini dai tratti caratteriali e fisici molto diversi tra loro.

Nato da un’idea di Carla Virzì, il concorso è organizzato e gestito dall’associazione culturale Formac Educational, in collaborazione con SkillHub e con Taobuk Festival, sotto il Patrocinio del Comune di Catania e della Scuola Superiore di Catania. Sponsor dell’iniziativa: Dino Audino Editore.
La Formac Educational, conosciuta dalla maggior parte degli istituti scolastici per le Olimpiadi nazionali cooperative Asso della grammatica, oggi diventa punto di riferimento per le scuole anche sul fronte della scrittura, in un percorso che dalla grammatica italiana porta alla letteratura.

1 Comments

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Gli ultimi articoli - Istruzione