Oggi Argo vi propone un filmato, “Perché saliamo su una barca”. E’ la testimonianza di Aweis Ahmed, un rifugiato somalo in Italia, trasformata in video da Artigiani digitali per conto del Centro Astalli.
Sì, perché salgono su barche che sono poi carrette, rottami, zattere pronte al naufragio, questi migranti se non perché
scappano dalla guerra, dalla miseria?
La scelta – dice Aweis, cui presta gratuitamente la voce e il volto l’attore Valerio Mastandrea – è tra una morte certa nel loro paese ed una probabile in un paese lontano dove, forse, potrebbe anche esserci un futuro.
Hanno torto se sono nati nella “parte sbagliata” e noi abbiamo un merito per essere nati nella “parte giusta” del mondo?
Dalla Somalia , si scappa dagli orrori della dittatura per affrontare il deserto, il carcere libico e poi il mare che spesso , sempre di più, diventa una tomba.
Ma oltre questo, la testimonianza punta il dito sull’Occidente e diventa un atto d’accusa.
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