Cosa debbo fare per iscrivere mia nipote all’asilo nido comunale? A chi lo chiedo?
Con l’aiuto del nipote più grande vado su internet, mi faccio aprire il sito del Comune di Catania e d’istinto vado alla voce ‘informazioni al cittadino’ e quindi, sul menu a sinistra, alla voce ‘asili e scuole’.
Si apre la sezione della Direzione Pubblica Istruzione dove, al massimo, trovo informazioni sulle scuole materne comunali, che in questo momento non mi interessano.
Mi sposto alla voce ‘organizzazione’ del Comune e alla Direzione Famiglia e Politiche sociali, nel cui menu mi sembra di trovare finalmente ciò che mi serve ma, niente da fare, alla voce ‘asili nido’, i documenti pubblicati sono fermi al marzo 2013, compresa la tabella delle tariffe.
Ritorno alla pagina iniziale e mi accorgo che c’è pure l’opzione ‘Progetto Demos.CT – La stanza del cittadino’ e trovo la voce ‘atti amministrativi’ (l’unica che si può consultare senza password, che è invece necessaria anche per accedere al servizio ‘parla con il comune’).
Apro e trovo la raccolta completa degli atti amministrativi del Comune, dove spero di poter trovare almeno il testo della delibera che ha rinnovato la disciplina degli asili nido, ma mi debbo ricordare la data della sua approvazione per poterla leggere. E così via.
Abbiamo voluto ricostruire con un esempio concreto le grandi difficoltà che trova un comune cittadino nel cercare una semplice informazione su un servizio comunale di prima necessità.
Ne potremmo fare tante altre, ci limitiamo solo ad una. Lunedì 24 marzo è stata formalmente costituita la rete della associazioni di volontariato, ma al di là delle buone intenzioni dichiarate dai comunicati stampa -una delle poche sezioni del sito costantemente e abbondantemente aggiornate- non si riesce a capire quali associazioni vi hanno aderito e a che cosa, concretamente, servirà.
Diverse sono allora le conclusioni che possiamo trarre sul sito del Comune: non sono le informazioni che mancano, ma è estremamente difficile trovarle, anche perché sembrano inserite in modo confuso e disordinato.
In secondo luogo non vengono tempestivamente aggiornate e possono trarre in inganno: spesso, infatti, i documenti non sono datati, per cui non è chiaro a quale anno si riferiscono.
In terzo luogo sono carenti o mancano del tutto i rinvii interni che renderebbero più agevole la navigazione e il reperimento delle informazioni che servono. Il loro uso corretto e opportunamente aggiornato, ad esempio all’interno della descrizione dell’Organizzazione delle strutture amministrative, consentirebbe velocemente di sapere di cosa si occupano.
Risultato: per il cittadino che non abbia un minimo di competenze informatiche, e soprattutto tanto tempo a disposizione, il sito appare scarsamente utilizzabile come fonte di informazione.
Lo stesso discorso vale per le informazioni di più alto livello: soprattutto alle voci Amministrazione trasparente, Progetto Demos.CT e Servizi on line forse ne sono state accatastate anche troppe e non sempre tutte necessarie (sovrabbondano regolamenti e normative di ordine generale), ma è molto laborioso cercarle e trovarle.
L’ultima osservazione ci sembra quella decisiva: la ricerca per parole-chiave desta i più efferati istinti omicidi perché, quando va bene, rinvia a dati che non vanno oltre il 2008. Basterebbe che questa funzione fosse resa agile ed efficace per risolvere buona parte dei problemi che abbiamo messo in evidenza.
La trasparenza nella comunicazione tra istituzioni e cittadini, infatti, non riguarda solo la quantità delle informazioni ma la possibilità di trovarle in modo rapido ed efficace.
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A proposito di Asili Nido Comunali: fatto salvo quanto descritto nell’articolo, aggiungo che, essendo venuto a conoscenza che i “problemi economici”, cronici e, mi sembra, incurabili, dell’Amministrazione Comunale di CATANIA, causano seri disservizi in questo settore che fondamentale per i cittadini, mi viene il sospetto che i mancati aggiornamenti, e la confusione che regna nel sito istituzionale catanese,possano essere artatamente voluti…