“La violenza sulle donne che va in onda nelle vostre case non è consigliabile a un pubblico di minori”. L’ultima parte della frase, scritta alla lavagna col gessetto bianco, viene poi corretta con un “non è consigliabile a nessuno”.
Comincia così il video “Stop al femminicidio”, prodotto e realizzato dall’istituto superiore G.B. Vaccarini di Catania in collaborazione con il centro antiviolenza Thamaia, che ha vinto la IV edizione del concorso nazionale “Il Manifesto PON 2012- Sezione Forme pubblicitarie innovative”.
Alla lavagna si alternano ragazzi e ragazze. “Nero giallo viola e verde sono i colori che mi hai lasciato addosso”… “Senza le tue mani addosso sarebbe tutto più facile”. Le ragazze scrivono e i ragazzi cancellano. Poi una domanda: “E se denunciassi?” E infine: “Ogni riferimento a fatti e/o persone non è puramente casuale (ispirato a fatti realmente accaduti).”
Perché a cancellare sono i ragazzi? “Per sottolineare la solitudine della donna, – ci spiega la psicologa Vita Salvo di Thamaia che ha guidato i giovani nella realizzazione del video – la sua sofferenza alla quale gli uomini non prestano attenzione”.
Alla fine però le scritte sono cancellate da uomini e donne a esprimere un auspicio: che tutti cambino cultura e idee. “Perché la violenza sulle donne, contrariamente a ciò che si pensa di solito, non è una cosa che riguarda solo queste ma anche gli uomini. -continua Vita Salvo- Ma sa che quando telefono alle scuole e propongo l’argomento mi passano solo donne?”
Qualcosa deve essere già cambiato, però, se a candidarsi per il cast si sono fatti avanti prima in 15 e poi altri, che hanno formato una squadra di 24. E i ragazzi si sono proposti fin dall’inizio come le loro compagne. Il video è una denuncia forte del femminicidio (neologismo per dire basta ad ogni forma di discriminazione violenta posta in essere contro la donna in quanto donna. Perché le donne non debbano più pagare con la vita la scelta di essere se stesse).
Dopo il video, l’Associazione Thamaia non si è fermata; ha lanciato un concorso fotografico, un invito rivolto a ragazze e ragazzi dai 14 ai 20 anni che, dal 10 ottobre al 10 novembre, dovranno proporre le loro foto on line “al fine di promuovere, attraverso uno sguardo creativo, una riflessione sulle cause che conducono a stabilire relazioni violente tra i sessi e favorire la sensibilizzazione e l’educazione al principio di pari opportunità uomo-donna”. Pertanto, niente immagini di violenza ma solo la rappresentazione, simbolica o non, delle cause che la determinano.
Guarda il video degli studenti del Vaccarini
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