Pantani dei Gelsari, guarda guarda che gli abusivi sono gli uccelli…

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No alla polemica, sì alla chiarezza. Basandoci su questo principio, pubblichiamo oggi la risposta al commento postato da Francesco Sorge, che si è qualificato come presidente del Comitato Gelsari-San Leonardo, all’articolo “I pantani (per caso) di Lentini e dei Gelsari. A volte ritornano”.
Nell’articolo in questione raccontavamo come la mancata attivazione delle idrovore di svuotamento da parte del Consorzio di bonifica abbia paradossalmente avuto un effetto benefico, quello di far riformare, nelle depressioni naturali che si trovano presso la foce del fiume San Leonardo, le zone umide di un tempo, subito ripopolate da molte specie di uccelli migratori.
La presenza dell’avifauna è talmente spettacolare da aver indotto alcuni studiosi a proporre l’istituzione di una Zona di Protezione Speciale. Quanto alle case esistenti nella zona, potrebbero essere salvaguardate dagli allagamenti con interventi mirati che permettano ai pantani di continuare ad esistere e che abbiano un costo più contenuto rispetto alle soluzioni adottate in precedenza.
Nel suo commento il presidente del Comitato Gelsari si dichiara indignato per il taglio dato all’articolo, afferma che la zona é “abitata da parecchie migliaia di famiglie” con “edifici commerciali, produttivi, residenziali e rurali”, i cui “cittadini contribuenti vogliono luce, gas, riscaldamento, reti fognarie, strade pulite e treni che arrivano in orario”. Attacca inoltre gli ambientalisti, definiti  “pseudo associazioni antiprogressiste, politicamente pilotate, (che) contestano pervicacemente l’avvio di qualsiasi opera”.
Ricordiamo innanzi tutto a Francesco Sorge che Argo è un blog di informazione e non un’associazione ambientalista “che si oppone a tutto e vuole frenare lo sviluppo dell’Italia”, e proviamo a rispondergli con toni pacati e non polemici.
Per prima cosa, desideriamo chiarire che la tutela dei pantani ricomparsi comporta problemi solo per una piccola parte dell’ampia area costiera, quella coperta da insediamenti, abusivi o consentiti, che hanno sottratto alla grande maggioranza dei cittadini l’utilizzazione economica, sociale e culturale di un paesaggio costiero di eccezionale valore, purtroppo ormai irrecuperabile.
Ricordiamo poi che gli insediamenti, costruiti in una depressione in prossimità della foce del San Leonardo, non sono certo il frutto di una scelta urbanistica assennata, anche perchè l’area è mantenuta all’asciutto a spese della collettività. E le spese non sono simboliche.
Il valore culturale e paesaggistico di questi pantani meriterebbe comunque la tutela, tuttavia non bisogna trascurare il fatto che la loro conservazione avrebbe un costo inferiore a quello del mantenimento di una bonifica che nel tempo si è rivelata priva di senso. È in corso, infatti, l’elaborazione di un progetto, di cui tratteremo in un prossimo articolo, diretto a finalizzare l’attività delle idrovore esclusivamente al prosciugamento della ristretta area degli insediamenti, con considerevoli risparmi energetici e di manutenzione.
Per quanto riguarda gli altri interessi in gioco, è opportuno sottolineare che l’appello formulato dagli ambientalisti affermava esplicitamente l’esigenza di equi indennizzi per i proprietari dei fondi.
Infine, concordiamo con Sorge sull’affermazione che in Italia si dovrebbe “recuperare l’autorevolezza delle Istituzioni“. Non per criminalizzare opposizioni ambientaliste su questioni che richiederebbero una riflessione approfondita, bensì per realizzare una gestione del territorio rispettosa dei suoi valori, evitando di creare privilegi e sprechi.
Leggi sul sito di Legambiente Catania, Un paradiso ritrovato. Apposto il vincolo biennale nell’area dei pantani Gelsari e Lentini

7 Comments

  1. Seguendo il filo della NON polemica, esorto l’autore del commento e l’ideatore (o gli ideatori ) del’concetto retrograde del “Ritorno dei Pantani” in aree già da oltre mezzo secolo “Bonificate”, a perfezionare la loro conoscenza circa il comprensorio oggetto della discussione.
    E’ attinente al grandissimo rispetto che personalmente nutro per l’ambiente, per gli animali e per la natura in genere che questa “idea” debba essere abortita in quanto vi sono seri motivi tecnici di assestamento Idrogeologico e Morfologico oltre che Urbanistico ed Umano.
    Questo vasto comprensorio densamente abitato è “mancante delle reti fognarie” e, senza la funzionalità degli impianti Idrovori di Bonifica, la Flora e la Fauna assieme all’ambiente tanto caro a tutti andrebbero completamente distrutti congiuntamente all’esistenza di chi da oltre 50 anni abita ed opera nel comprensorio Gelsari, dal San Leonardo fino ad Agnone.
    Sarebbe come creare una “vasta camera a gas ed acquitrini velenosi” per la vegetazione, per gli uomini e per gli animali. Ma, Legambiente scrive e si mobilita disconoscendo la storia del “Comprensorio Gelsari” e dei due “EX” Pantani, Legambiente non consulta gli Enti Competenti e neanche le Associazioni ed i Comitati dei Cittadini che vivono nella zona e, anziché condannare chi ha operato impunemente la “Interruzione del Pubblico Servizio” e la totale Inadempienza Istituzionale ed Amministrativa locale (Comune di Augusta), pensa di organizzare un pericoloso e devastante disastro Ecologico conseguente al dissesto Idrogeologico di un’area ad alta densità abitativa.
    -Riferendomi al D.D.G. 416, i nostri avvocati confermano che è “illegittimo”, il Dott. Arnone ha commesso un “abuso in atti d’ufficio” e, in ogni modo, questo “decreto” dovrà essere annullato.
    Il sottoscritto non è un anonimo, è il Presidente del “Comitato Spontaneo Gelsari – San Leonardo” che rappresenta gli Abitanti, gli Operatori Economici ed Agricoli del vasto comprensorio di “Contrada Gelsari” dal San Leonardo ad Agnone (circa 15.000 utenze Enel) che include, appunto, le aree servite dai due impianti di Bonifica.
    Il sottoscritto è sempre stato tracciabile, firma tutto ciò che scrive ed i suoi contatti sono noti a chi ne è interessato perché pubblicati anche nella propria pagina FaceBook.
    -Posterò questa mia pacata replica ovunque mi sarà possibile, voglio dimostrare la volontà di collaborare e di scambiare ulteriori informazioni utili a tutti.
    Francesco Sorge
    Comitato Gelsari–San Leonardo

  2. Questo articolo di Argo, così come tutti gli altri, non è anonimo, ma firmato da tutta la redazione, costituita da persone che hanno un nome e un cognome, ben visibili sul “Chi Siamo” del sito. La nostra è una scelta editoriale che nasce dal lavoro di squadra che ci caratterizza, come abbiamo spiegato in più occasioni e come dichiariamo nella Home dello stesso sito.
    Quanto al contenuto del nostro articolo ci sembra che abbia già in sè le risposte alle osservazioni di Sorge. Come detto, inoltre, pubblicheremo presto un ulteriore approfondimento per illustrare meglio il ptogetto che prevede l’utilizzo delle idrovore solo nell’area interessata agli insediamneti umani. Si avrebbe così un sensibile risparmio di risorse e si permetterebbe la sopravvivenza dei pantani e della loro ricca avifauna.

  3. Mai detto o scritto che gli articoli di Argo sono anonimi.
    Ho solo replicato al contenuto del fantasioso articolo nel quale sono stato personalmente citato senza essere preventivamente interpellato pur essendo palesemente e notoriamente rintracciabile.
    Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento e/o approfondimento.
    Cordialmente,
    Francesco Sorge
    f.sorge@tiscali.it

  4. sono la figlia di un abbitante di vaccarizzo zona torero catania la cosa che mi a indignata in tutta questa cosa che i signori politici per anni ci anno preso in giro.ora dicono che nessuno ne sa niente di questo decreto,almeno che chi a firmato non sia un fantasma.so solo una cosa a 35 anni che vivo a vaccarizzo vicino la scia quando mio padre e andato a vivere la non cera nulla e dico nulla,ne acqua,luce autobus scuola e non cerano neanche le stradelle,oggi abbiamo tutto questo e abbiamo anche la residenza si paga anche la spazzatura come differenziata ma non esistono neanche i cassonetti e si paga tanto altro io dico perche’per lo stato quando gli conviene esistiamo,se la cosa non gli conviene non esistiamo.credo che visto che la casa e la vita di una persona e un bene prezioso scritto e dichiarato dalla costituzione dovremmo informare il presidente della republica.

  5. Mi ritrovo per caso informata di questa scelleratezza del dirigente ARNONE, amico di DE PIETRO ambientalista incallito che vede pantani ed habitat per gli uccelli dapertutto anche laddove di uccelli neanche l’ombra! Lo inviterei a fare una passeggiata a Ponte BARCA prima che sia troppo tardi. La’ effettivamente va tutelata la natura e gli uccelli se la godono un mondo!! Cosa c’è di eclatante su AGNONE perché sia istituita una riserva? Solo acqua di fogna riversata nelle case dopo un terribile nubifragio e grazie alle pompe idrovore non entrate in funzione da qualche anno si è ripresentato un PANTANO bonificato da un secolo perché lì c’era la MALARIA! ed allora che fa ARNONE emana un decreto per farne riserva. ROBA DA MATTI! anziché provvedere a ripristinare le pompe si istituisce una riserva ! Ma siamo in Sicilia ed è tutto permesso. Stanno vincolando anche l’aria che respiriamo. Agli uccelli è tutto permesso all’uomo no! Ma roba da matti. Hanno vincolato Vaccarizzo e di uccelli neanche l’omra solo caccarazze! Eppure si è in oasi protetta: protetta da chì e perché? Solo perché era l’ultimo tratto di Catania. Se no dovevano fare a macchia di leopardo… dicono gli ambientalisti. ROBA DA MATTI. E si vincola un territorio solo perché era l’ultimo tratto? MANDATELI TUTTI IN GALERA e gettate via la chiave così che possano metitare per come e perché ci hanno vincolati questi pseudo ambientalisti che non amano la natura e non amano l’uomo, ma proteggono solo gli uccelli e non lo sanno neanche fare perché creano a tutto spiano habitat artificiali e non naturali! PROCUATORE SALVI su PANTANO GELSARI che vincola Vaccarizzo e la SCIA bisogna fare chiarezza e pure sull’oasi del SIMETO. SONO prima sorte 4 mila case e 10 anni dopo li hanno vincolate perché se andava protetto solo il fiume simeto e 200 mt limitrofo? 15 km di litorale sabbioso imbalsamato dentro un’area protetta che nessuno protegge perché intrinsecata in leggi complesse che non la fanno desiderare per niente! Ti voglio appena viene un’altro nubifragio come quello del 7 marzo… chiederemo alla magistratura non di trovare i responsabili ma di mandarli tutti in galera! Questa è la volta buona che ce li leviamo a tutti di torno. TUTTI A PONTE BARCA per favore e lasciateci vvere in pace nelle nostre case costruite con tanti sacrifici. SIG. Sindaco Stancanelli a dicembre si avvia il PRUSST e si approva il PIANO DI UTILIZZO PARTICOLAREGGIATO o piano di recupero come vogliasi dire così da lasciarli tutti con un palmo di naso, questi pseudo ambientalisti che fanno solo i loro interessi e non certo quelli della collettività onesta e laboriosa. Coraggio agricoltori e gente del villaggio GELSARI ho partecipato anch’io a fare ricorso al TAR e mi auguro che la giustizia ci dia ragione. A nulla varrà che ARNONE sia disponibile a modificare il decreto come mi annuncia attraverso i suoi uffici. DEVE RITIRARLO e subito perché se arriva un’altro nubifragio su Vaccarizzo stavolta lo mandiamo veramente in galera per danni ambientali e catastrofe idrogeologica laddove da 30 anni che ci vivo di pozzanghere neanche l’ombra! E dico di più il dott. Caltabellotta deve subito non solo osservare come dirigente agricoltura ma deve diffidarlo perché investe un’area di sua competenza! A che serve finanziare il ripristino delle pompe in disuso da 5 anni quando il decreto proibisce di farle funzionare?
    Maria Siracusa – presidente comitato Pre-Oasi villaggi a mare e collina primosole di Vaccarizzo

  6. Maria Siracusa, La prego di contattarmi per importanti aggiornamenti.
    Grazie,
    Francesco Sorge -Presidente Comitato “Gelsari-SanLeonardo & S.Demetrio-Vaccarizzo”
    e-mail: f.sorge@tiscali.it e/o FaceBook:fancesco.sorge

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