Viaggi all’estero, ma anche in altre regioni italiane. Soggiorni estivi, ma anche semestrali e annuali, con possibilità di studiare in paesi stranieri. Parlano di questo, oggi, i ragazzi di ‘Argo ai giovani’ per offrire strumenti di conoscenza ma anche per esprimere qualche perplessità.
Per un ragazzo viaggiare è fondamentale. Permette di conoscere nuove persone, vedere nuovi posti, entrare in contatto con nuove culture, confrontarsi. Esistono molte associazioni che offrono agli studenti l’opportunità di partire sia nel periodo estivo sia nel periodo scolastico per 3, 6 mesi o un anno intero, anche se talora i costi sono troppo elevati per una famiglia con un reddito medio. E non sempre in modo giustificato…
Esaminiamone alcune
INTERCULTURA nasce come associazione ONLUS nel 1955. Organizza viaggi studio della durata di 2, 3, 6 mesi o un intero anno scolastico. I test di ammissione, gestiti dai volontari dell’associazione, spesso ex studenti intercultura, sono di tipo psicologico: un test a crocette e un colloquio. Dopo questa prima fase si crea una graduatoria e vi è un incontro a casa della famiglia del ragazzo per valutare il rapporto con i familiari e la possibilità di ospitare, che fa salire la propria posizione in graduatoria. Nell’ultimo periodo le destinazioni orientali sono le più gettonate, dopo le grandi città europee. Le famiglie che ospitano sono volontari che si occupano dei ragazzi (con un minimo rimborso spese).
I costi per i pacchetti annuali, che variano in base alla destinazione, vanno da 9000 a 13000 euro, quelli dei semestrali dai 7000 ai 10000 euro, per i trimestrali 6000 euro, per il soggiorno estivo dai 3000 ai 5000 euro. Intercultura si occupa di inserire i ragazzi nella scuola e sostiene le spese scolastiche, assicurative e del viaggio.
Esistono anche due tipi di borse di studio:
- Quelle messe a disposizione da Intercultura e disponibili solo per i pacchetti da 3 mesi a un anno. Vi si accede per merito, ma solo dopo essere stati selezionati ed aver versato una quota base. Una volta selezionati, si è inseriti in fasce sulla base del reddito. La fascia 0, per i redditi inferiori ai 20 000 euro, paga la quota standard di 800 euro per tutti pacchetti. La fascia 3, da 65 000 a 95 000 euro, prevede costi dagli 8 000 agli 11 000 euro.
- Quelle messe a disposizione da aziende, comuni, associazioni a cui quindi possono accedere figli di dipendenti o residenti in particolari comuni che possono coprire interamente o parzialmente il soggiorno.
I costi rimangono però comunque elevati, e non si capisce bene il perchè. Se molti ruoli sono rivestiti da volontari e gli studenti sono ospitati presso famiglie che ricevono un minimo rimborso spese, a chi vanno le somme sborsate per i pacchetti?
VALORE VACANZA (ex INPDAP) è un concorso promosso dall’Inps che permette ai figli dei dipendenti statali di fare una vacanza studio della durata di 15 giorni durante il periodo estivo. Non vi sono test per accedere, esiste solo una graduatoria in base al reddito. Si può partire fin da piccoli (8 anni) per destinazioni nazionali, dai 14 anni per i soggiorni studio all’estero, veri e propri stage che comprendono corsi di lingua con relativo attestato. Esiste una graduatoria per ogni tipo di vacanza: Italia junior, Italia senior, estero junior, estero senior. Complessivamente i posti sono circa 11 000 per l’Italia e 23 000 per l’estero. Inoltre esistono anche delle “categorie privilegiate” composte dai ragazzi orfani, disabili, e con nucleo famigliare con più di 4 figli a carico, che hanno diritto ad una posizione più alta in graduatoria.
Il costo del soggiorno non è tutto a carico della famiglia.
Sebbene i soggiorni possano costare da 1.115 euro a 1.350 euro per l’Italia e da 1.650 euro a 2.100 per l’estero, il costo a carico della famiglia è dato da una quota fissa (150 euro per l’Italia, 350 euro per l’estero) più una percentuale basata sulla fascia di reddito. La fascia inferiore agli 8.000 euro paga solo la quota fissa, mentre la fascia più alta (superiore ai 40000 euro) paga il 25% del soggiorno. Quindi una famiglia tipo con un reddito dai 16 000 ai 20 000 euro, la fascia del 15%, pagherebbe una vacanza studio all’estero dai 530 ai 560 euro.
Nel prezzo è compreso viaggio, vitto in college, visite d’istruzione e corso di lingua con rilascio di attestato.
UNITED WORLD COLLEGE (UWC). I “Collegi del mondo unito” nascono nel periodo della guerra fredda dichiarando di voler promuovere fratellanza, rispetto della differenza e condivisione con persone di altre nazionalità. Offrono l’opportunità di vincere una borsa di studio per 2 anni in uno dei 14 collegi del mondo.
In questo caso, a differenza dei precedenti, il soggiorno all’estero è del tutto gratuito e si viene ammessi -dopo una selezione molto dura- solo sulla base del merito.
Alla fine del corso di studi si ottiene il diploma IB (diploma di baccellierato internazionale), che dà la possibilità di accedere a molte università del mondo. Ogni studente sceglie sei materie, una per ogniuno dei sei ambiti disciplinari previsti (lingua madre, seconda lingua, individui e società, scienze sperimentali, matematica, arte). Alla fine di ogni anno sostiene i relativi esami.
I Collegi sono un’associazione ONLUS e in Italia gli unici due istituti dove si può acquisire il diploma IB gratuitamente sono la scuola pubblica Grazia Deledda di Genova e il Collegio dell’Adriatico.
Le fasi di selezione sono due, entrambe basate sul merito. La prima, regionale, comprende un test, attività di gruppo e un colloquio personale e dura un’intera giornata. La seconda, nazionale, consiste nel vivere 3 giorni nel Collegio dell’Adriatico a Duino e comporta l’essere esaminati durante varie attività e durante un secondo colloquio personale.
Nel corso delle attività vengono valutati non la correttezza delle risposte, ma il senso critico, la creatività e le conoscenze del ragazzo. Quest’anno alle selezioni nazionali sono arrivati in 45 ragazzi da tutta Italia, 3 dalla Sicilia, con soli 11 posti disponibili.
Le borse di studio, che comprendono tutte le spese tranne i costi dei viaggi, vengono istituite grazie a donazioni. Sardegna, Friuli e Piemonte hanno istituto delle borse per i ragazzi residenti nella propria regione, altre donazioni arrivano o vengono ricercate dagli ex studenti. Negli anni precedenti, la Regione Sicilia aveva finanziato una borsa per i ragazzi siciliani, ma quest’anno non ha ritenuto di doverlo (o poterlo) fare. I tagli per la crisi, certo, ma anche la scelta di destinare i soldi disponibili ad altre priorità. Magari a nomine e favori che creano un circuito clientelare…
Nelle selezioni di quest’anno una ragazza del Liceo Scientifico di Noto è riuscita a vincere una borsa di studio per l’UWC Pearson College (Canada). Le auguriamo buona fortuna!.